Cronaca

Innovazione di prodotto, studenti
della Cattolica alla prova

Nei mesi scorsi, alcune aziende del settore agroalimentare aderenti alla Piattaforma Agorà dell’Università Cattolica di Cremona hanno presentato progetti di innovazione di prodotto o di processo sui quali meditavano da tempo ma che, necessitando di una fase di ricerca e sviluppo impegnativa, non erano ancora riusciti a realizzare. A sua volta, l’Ateneo ha coinvolto studenti delle lauree magistrali dei campus di Piacenza e Cremona che hanno raccolto la sfida e studiato possibili soluzioni.
A quel punto gli studenti hanno iniziato il lavoro di analisi e studio delle sfide tecnologiche, costantemente affiancati da tutor accademici, per arrivare all’elaborazione di un progetto di soluzione della “challenge”. Un impegno per il quale agli studenti è stato messo a disposizione il ConLab, uno spazio di coworking creato presso il Campus di Santa Monica dell’Università Cattolica di Cremona.

Le challenge
Le proposte sono state presentate questa mattina in un incontro nel Campus di S. Monica – e che hanno coinvolto realtà locali accanto a colossi nazionali dell’agrifood del nostro Paese. Un packaging maggiormente sostenibile che valorizzi il prodotto grattugiato e porzionato e che sia alternativo alla plastica è stata la proposta del Consorzio del Parmigiano Reggiano, una delle più importanti Dop italiane. Nel campo della lotta allo spreco alimentare e nell’ottica dell’economia circolare è la challenge lanciata da Solchim, un’azienda specializzata nella produzione e nel riempimento di bombolette aerosol, che anche attraverso ingredienti derivati da scarti di produzione e sottoprodotti di oli vegetali (di colza, palma e girasole) intende produrre uno spray staccante completamente sostenibile.

Una nuova merendina per bambini a base di latte, o di yogurt, e purea di frutta, che centri obiettivi nutrizionali mirati e che sia sostenibile anche nel packaging è invece l’idea progettuale che Parmalat ha posto nella Challenge for Agorà. E ancora, “Buono e sano” è il titolo della sfida lanciata all’Università da Buon Palato, un negozio alimentare cremonese e che si articola nella realizzazione di prodotti di gastronomia adatti a persone infartuate e con colesterolo alto. Di rilievo anche la richiesta di Fieschi, storico marchio di prodotti gastronomici e dolciari cremonesi che punta alla realizzazione di una linea di preparati a base di frutta e verdura con proteine.

Un nuovo servizio alle imprese
 «Challenge for Agorà – ci spiega il professor Lorenzo Morelli, Ordinario di Microbiologia, direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (Distas) e responsabile scientifico di Agorà – è un progetto che nasce nel Campus dell’Università Cattolica di Cremona all’interno delle iniziative di Agri-Food Lab, il Centro di ricerca e servizi nato da una Convenzione tra il nostro Ateneo e le istituzioni locali. Si tratta – prosegue Morelli – di un esempio tangibile di Terza missione universitaria, orientata al trasferimento tecnologico e di conoscenze in ambito agroalimentare, e al supporto diretto all’innovazione ma con una peculiarità: il coinvolgimento diretto degli studenti che, nell’Agorà, incontrano le imprese».
E a breve partirà un nuovo servizio: grazie all’expertise della professoressa Ester Pietta – docente di Economia della qualità e della sicurezza all’Università Cattolica – le aziende associate ad Agorà potranno accedere a un supporto tecnico-scientifico per intraprendere, o proseguire, un percorso di certificazione di qualità.

 

Agorà è un’iniziativa dell’Università Cattolica di Cremona volta a creare uno spazio di incontro tra l’università – intesa come ricerca, competenze ma anche studenti – e le imprese.
Nata nell’ambito della convenzione Agri-Food Lab tra Università Cattolica, Comune di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Provincia di Cremona e della Diocesi attraverso l’Istituto Gregorio XIV per l’educazione e la cultura. Agorà è dunque il luogo dove può avvenire il matching proficuo tra le esigenze delle aziende e i percorsi della ricerca scientifica, per migliorare, mirare e ottimizzare il trasferimento tecnologico e delle conoscenze al territorio.
In questo senso, Agorà si iscrive pienamente nel solco della Terza missione universitaria; con il plus del coinvolgimento co-creativo dei giovani studenti dell’Università Cattolica di Cremona e l’obiettivo generale volto allo sviluppo del territorio.
L’attività di Agorà dà così luogo a una sorta di circolarità virtuosa che parte dalla formazione degli studenti, passa dallo sviluppo delle imprese per giungere alla creazione di occasioni di lavoro per i giovani laureati.

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