Migranti, botta e risposta Meloni-cronisti in conferenza stampa
(Adnkronos) – “Ci sono 72 morti, ovvio che bisogna porsi domande, ma poiché le risposte sono state chiare…”. Lungo botta e risposta in conferenza stampa a Cutro per Giorgia Meloni, con i cronisti che la incalzano su possibili mancanze del governo dopo il naufragio. “Voi dunque state dicendo – sbotta la premier – che c’è stata una volontà?”. Dopo aver incassato il ‘no’ dei giornalisti presenti, continua: “Non c’è stata volontà, perfetto. In che cosa allora si ritiene che ci sia stata una manchevolezza oggettiva? Io non ho avuto segnalazioni di nave in difficoltà di navigazione, questo sto dicendo”.
E ancora: “Qualcuno qui ritiene che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane, voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno pensa che ci siano istituzioni che si voltano dall’altra parte questo è molto grave, e non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni”.
“Credo che ci sia una strumentalità nel tentativo di dimostrare che l’Italia non ha fatto qualcosa che doveva fare. Non è un bel messaggio che diamo, anche all’esterno dei confini nazionali. Il ministro Salvini vi ha detto che adesso, in questo momento, l’Italia è impegnata nel soccorso di 20 imbarcazioni, questo accade tutti i giorni. Noi” a Cutro “non abbiamo potuto fare di più di quel che è stato fatto, ma qualcuno pensa davvero che il governo o le istituzioni italiane non hanno fatto qualcosa che avrebbero potuto fare? Se non lo pensate, allora c’è da correggere dei titoli”, ha continuato la premier.
E a chi chiede spiegazioni ulteriori sull’operato del governo, Meloni spiega che Quanto accaduto in questa vicenda si configura come “una fattispecie particolare, perché si trattava di una nave in navigazione da 3 giorni e che per 3 giorni non ha mai avuto problemi. E’ arrivata davanti alle coste calabresi, e qui, a 40 metri” dalla battigia “non c’è mai stata né poteva esserci una comunicazione di possibile naufragio perché non c’era. Cosa è accaduto? Hanno atteso a largo il momento più propizio per sbarcare e non essere intercettati perché si trattava di trafficanti – ricostruisce il presidente del Consiglio -, in quel frangente c’è stato un incidente: si incagliano, la barca è inadeguata e succede il peggio. A quel punto intervengono le nostre autorità. La segnalazione che fa Frontex è di polizia, non di salvataggio, non ti avverte che c’è un problema, tant’è che l’aereo di Frontex se ne va. Questi sono i fatti”.
“La segnalazione che fa Frontex” alla vigilia della strage dei migranti a Cutro “è di polizia, non di salvataggio, non ti avverte che c’è un problema, tant’è che Frontex se ne va. Questi sono i fatti- ribadisce -, certo qualcuno può dire: ‘perché Frontex segnala dopo 3 giorni l’imbarcazione e solo quando è in acque italiane? Uno potrebbe chiederselo, perché prima di arrivare in acque italiane, secondo la geografia, ha attraversato i mari di altre nazioni. Questa è una domanda che io mi sono fatta”. Incalzata dai giornalisti, Meloni poi precisa: “La segnalazione di Frontex è arrivata alle 22.36 del sabato sera in prossimità delle acque italiane, mi correggo. Ma questa è una domanda che credo dovreste farvi anche voi”.