Francia, riforma pensioni: dal 49.3 alla censura, ‘arma letale’ dei deputati
(Adnkronos) –
In Francia il governo si appresta a far passare la riforma delle pensioni senza il voto dell’Assemblea nazionale. L’opposizione è insorta e il governo dovrà affrontare le mozioni di censura. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha giustificato il ricorso all’articolo 49.3, sostenendo che l’eventuale bocciatura avrebbe comportato “rischi economici troppo grandi”.
Definita ‘arma letale’ dei deputati dell’Assemblea nazionale, la mozione di censura, o sfiducia al governo, è prevista dall’articolo 49.2 della Costituzione francese e consente alla Camera bassa del Parlamento di rovesciare il governo. Se la Costituzione prevede infatti la possibilità per l’esecutivo di fare adottare un testo senza voto, ricorrendo all’articolo 49.3, cosa che Emmanuel Macron e Elisabeth Borne hanno deciso di fare oggi, la stessa Costituzione permette ai deputati di presentare una mozione contro il governo per bloccare il suo tentativo.
Nel ricorrere al 49.3, e quindi nell’imporre l’adozione del testo sospendendo ogni dibattito parlamentare, il governo deve impegnare la propria responsabilità. A questo punto i deputati hanno 24 ore di tempo per contestarlo con la mozione, che secondo l’articolo 49.2 prevede la possibilità per “l’Assemblea nazionale di mettere in discussione la responsabilità del governo” e deve essere presentata dal 10% almeno dei deputati.
E’ il solo mezzo per impedire l’adozione ‘forzata’ del testo, va presentata entro le 24 ore successive all’annuncio, e quindi va approvata. Una volta depositate le mozioni di censura, la conferenza dei presidenti fissa la data dello scrutinio, entro un tempo massimo di 48 ore. Per essere approvata, la mozione di censura deve raccogliere la maggioranza assoluta dei voti.