Credit Suisse e azionisti Ubs ignorati, la giustificazione dei vertici
(Adnkronos) – I vertici di Ubs cercano di giustificare il fatto che gli azionisti siano stati ignorati nella decisione di rilevare Credit Suisse. “Abbiamo dovuto agire immediatamente per stabilizzare la situazione”, sottolinea il presidente del consiglio d’amministrazione, Colm Kelleher durante l’assemblea in corso a Basilea. Non c’è stato tempo per consultare gli azionisti, ha spiegato. Il Consiglio federale elvetico ha fatto ricorso alla legislazione d’emergenza per consentire la fusione senza l’approvazione degli azionisti. “Pertanto, purtroppo, non è stato possibile ottenere il vostro consenso”, si è rammaricato il dirigente.
Kelleher ha affermato di capire che questo non è piaciuto a tutti i detentori di titoli Ubs e Credit Suisse. Allo stesso tempo, però, si è detto convinto “di aver preso la decisione giusta”, perché l’acquisizione permetterà di conservare la piazza finanziaria quale importante pilastro della prosperità in Svizzera. “Rappresenta una soluzione stabile e sostenibile”, ha chiosato il manager. E la transazione, sebbene non abbia avviata da Ubs, dovrebbe essere finanziariamente interessante per gli azionisti della maggiore banca elvetica.
L’acquisizione dovrebbe essere completata entro pochi mesi. Per la fusione, invece, si prevedono altri tre o quattro anni; questo, tuttavia, senza la completa liquidazione delle parti della banca d’investimento di Credit Suisse che devono essere vendute.