Berlusconi, ematologo Pagano: “Mai detto che non potrà rientrare in politica”
(Adnkronos) – “Non ho mai detto che Silvio Berlusconi non potrà più rientrare in politica”. E “mi dispiace che si vogliano interpretare le mie parole sul piano politico, perché io proprio di politica non mi interesso. Il mio era un commento scientifico a titolo personale, non un commento di parte né fazioso”. Lo dichiara all’Adnkronos Salute Livio Pagano, direttore dell’Unità operativa complessa di Ematologia geriatrica ed Emopatie rare del Policlinico Gemelli di Roma e professore associato di Ematologia all’Università Cattolica, dopo le polemiche sollevate dall’intervista pubblicata oggi su ‘La Stampa’, commentata duramente in alcuni passaggi da Alberto Zangrillo, medico personale del leader di Forza Italia ricoverato in terapia intensiva da mercoledì all’ospedale San Raffaele di Milano.
“Mi dispiace che sia stato travisato il mio pensiero – afferma Pagano – A me era stata chiesta un’intervista relativa in generale a che cos’è la patologia di cui Silvio Berlusconi soffre, a come si comporta in generale la malattia e a quali sono i rischi di una patologia del genere in un paziente anziano. Non mi è stato chiesto di entrare nel merito del caso specifico di Berlusconi, anche perché io non conosco il paziente e le sue condizioni precise”. A questo proposito, lo specialista tiene a precisare un punto e cioè che l’ex premier “è sicuramente trattato nel migliore dei modi dal professor Alberto Zangrillo”, responsabile del Dipartimento di Anestesia e Terapia intensiva, “e dal professor Fabio Ciceri”, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia del San Raffaele. “A lui ho già scritto per chiarirmi”, sottolinea Pagano.
“Non sono entrato nel merito del futuro di Berlusconi in politica – puntualizza l’esperto – Ho solo detto che, solitamente, una patologia del genere indebolisce, ma non mi riferivo nello specifico al fatto che lui rientri o meno in politica”. L’augurio di Pagano è “che Silvio Berlusconi possa innanzitutto tornare a casa e quindi riprendersi perfettamente. Infine rivolgo un augurio ai colleghi, perché possano continuare il loro lavoro tranquillamente”.