‘Pre-Occupiamoci della meningite’, a Milano incontro su prevenzione
(Adnkronos) – ‘Pre-Occupiamoci della meningite: agire oggi per proteggere il domani. Storie che aiutano a scegliere’: questo il titolo dell’incontro aperto al pubblico, che si è svolto oggi a Milano, presso la sala Medicinema dell’ospedale Niguarda, promosso da Adnkronos Comunicazione, con il supporto non condizionante di Gsk. Nel corso dell’incontro, nato con l’obiettivo di favorire una corretta informazione sulle infezioni batteriche quali la meningite e sulle strategie di prevenzione, è stato proiettato il cortometraggio ‘Gli altri’, realizzato dal Comitato nazionale contro la meningite, ispirato alla storia di Amelia Vitiello, che ha vissuto il dramma della perdita della propria bimba di 18 mesi a causa di un’infezione da meningococco B.
In Italia, negli ultimi anni, si sta osservando una riduzione del numero medio annuale di segnalazioni di casi di meningite, con un maggior numero di casi durante il periodo invernale e tra i bambini di età inferiore ai 12 mesi. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia nel 2019 ci sono stati 190 casi di malattia invasiva da meningococco, nel 2020, 74 casi e nel 2021 i casi sono ulteriormente scesi a 26. Decremento probabilmente influenzato dalla pandemia da Covid-19. Tra i diversi sierotipi, negli ultimi tre anni, quello B è stato riscontrato più frequentemente nell’intera popolazione e nelle diverse fasce di età, seguito da C, Y e W. Nello stesso lasso temporale, non sono, invece, stati riscontrati casi di sierotipi A e X.
“Non dobbiamo, tuttavia, ragionare solo in termini numerici. La meningite è una patologia rara ma molto grave, con esiti disabilitanti e spesso fatali – avverte Filippo Salvini, responsabile del Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Niguarda di Milano – perché nell’arco di poche ore può portare alla morte. Questo avviene nel 10% dei casi e nel 10-20% dei sopravvissuti ci sono danni permanenti a livello cerebrale, perdita dell’udito, disturbi dell’apprendimento, amputazioni. Un rischio che è maggiore nei bambini in tenera età. Non sempre – continua Salvini – si è in grado di contenere i danni con terapie farmacologiche. Per questo è importante pensare in chiave preventiva con una profilassi vaccinale”.
“Ecco perché è importante ‘pre-occuparsi’, senza allarmismi, ma con una corretta informazione sugli strumenti di prevenzione disponibili come i vaccini”, sottolinea Maurizio Orso, responsabile del Centro vaccinale dell’ospedale Niguarda. “La maggior parte delle malattie meningococciche nell’uomo è dovuta ai sierotipi A, B, C, W135 e Y e per questi sono disponibili tre tipi vaccini. Nella nostra Regione il vaccino anti-meningococco C, raccomandato e offerto gratuitamente dopo il compimento del 1° anno di vita, in occasione della vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia; il vaccino anti-meningococco ACW135Y è offerto gratuitamente agli adolescenti in occasione della vaccinazione Hpv e rimane gratuito per tutti i non vaccinati fino alla maggiore età. Il vaccino anti-meningococco B è raccomandato e offerto gratuitamente a tutti i neonati a partire dai nati nel 2017”.
“I giovani neomaggiorenni – dettaglia Orso – per un anno possono scegliere autonomamente di puntare sulla propria prevenzione. A questi target si affiancano le persone con patologie croniche e anche i loro conviventi. È opportuno sottolineare che per le fasce di età non coperte dalla ‘istituzionalità’, vi è sempre la possibilità di rivolgersi ai centri vaccinali ed effettuare la vaccinazione anti-meningococco con la formula del co-pagamento. Per questo – conclude – dobbiamo far crescere la cultura vaccinale e portare avanti un’azione comune tra i medici in chiave preventiva. Da qui, l’invito è quello di rivolgersi ai propri medici e ai centri specializzati per chiarire ogni dubbio”.
All’evento hanno preso parte anche Catia Rosanna Borriello, responsabile della Struttura malattie infettive, vaccinazioni e performance di prevenzione della direzione generale Welfare della Regione Lombardia; il pediatra Piercarlo Salari e l’avvocato Amelia Vitiello, presidente del Comitato nazionale contro la meningite.