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Fazzolari: “Da Conte attacchi scomposti a Meloni, sua opposizione di basso livello”

(Adnkronos) – “Ogni giorno assistiamo agli attacchi scomposti di Giuseppe Conte nei confronti di Giorgia Meloni. L’ultima uscita di mister ‘gratuitamente’ è stata quella di dire che lui, durante la sua permanenza a Palazzo Chigi, non ha portato ‘amici e parenti’, citando anche Francesco Lollobrigida e Arianna Meloni. Il basso livello con il quale Giuseppe Conte sta conducendo la sua opposizione, fatta di continui insulti personali e falsità, è imbarazzante per lui, ma incoraggiante per noi. Si usano certi toni e certi argomenti – mettendo in mezzo gli affetti, ad esempio – quando non si hanno serie argomentazioni politiche”. E’ quanto scrive Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma, sui profili social di Fratelli d’Italia.  

“Noi abbiamo fatto una opposizione efficace e senza sconti ai governi Conte, senza mai usare argomenti del genere, perché era sufficiente sottolineare i suoi fallimenti politici, la sua inettitudine. Conte, evidentemente, non ha nulla da rimproverare al Governo dal punto di vista politico e deve, quindi, dedicarsi a lanciare fango. Peraltro, voler fare confronti tra sé e Giorgia Meloni a Palazzo Chigi non è nemmeno molto furbo da parte di Conte. La Meloni è arrivata a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio dopo una intera vita di militanza e impegno politico, alla testa di un partito da lei fondato e votata dagli italiani. Conte è saltato sul carro grillino il giorno prima della vittoria, dopo una intera vita dedicata a perseguire i suoi interessi personali, ed è stato nominato Presidente del Consiglio dopo una trattativa di palazzo e sulla testa degli italiani”.  

“È evidente – prosegue – come costui non possa comprendere come funziona una comunità politica come la nostra. Io e Lollobrigida facevamo politica insieme a 18 anni, ben prima di conoscere Giorgia, e da allora Francesco è sempre stato un dirigente dei partiti di destra. Non deve alla Meloni il suo percorso. Arianna è una militante del nostro mondo fin da ragazzina e il ruolo organizzativo che ricopre oggi nel partito è veramente poca cosa rispetto alla sua lunghissima militanza. E così gran parte di chi oggi ricopre incarichi di governo e in Fratelli d’Italia”. 

“Veniamo – sottolinea Fazzolari – da un impegno politico durato una intera vita, in una epoca nella quale era inimmaginabile un giorno andare al governo, e in questa vita sono nate anche amicizie, amori, matrimoni, famiglie. Sì, è vero, le nostre vite si intrecciano da decenni. Conte di fatto accusa la Meloni di non essere un’opportunista come lui, sbucato da dietro un cespuglio all’ultimo miglio della maratona per tagliare il traguardo della vittoria, esultante e braccia al cielo. Con la maglietta illibata senza una goccia di sudore. Giorgia i 42 chilometri se li è fatti tutti, spesso sotto le intemperie, questa è la differenza. E le lezioni di morale da chi ha fatto scempio delle istituzioni della Repubblica ce le risparmi. Lo abbiamo sempre contestato per come stava governando l’Italia, ma, se proprio vuole, abbiamo parecchio altro di cui parlare”.  

“Spieghi, per esempio, Giuseppe Conte, come mai siano finiti sulle poltrone pubbliche e delle partecipate statali i compagni di classe di Di Maio e degli altri grillini. Oppure ci spieghi quale sia il reale servizio offerto che giustifica i 300 mila euro che il M5S paga ogni anno con soldi pubblici a Beppe Grillo, o ancora spieghi agli italiani la norma definita dalla stampa ‘ad familiam’ con la quale suo suocero ha ottenuto la cancellazione della condanna penale per non aver pagato allo Stato due milioni di euro di tassa di soggiorno del suo lussuoso Hotel. Piazzare un arrivista privo di visione politica come Conte alla guida della Nazione ha creato degli enormi danni all’Italia. Lo Stato ridotto a una vacca da mungere per la fame di consenso e il tornaconto di qualche amico”.  

“I governi Conte saranno ricordati per le norme del reddito di cittadinanza, scritte per rendere difficili i controlli e favorire le truffe, per il covid trasformato in una mangiatoia per il circuito dei soliti amici potenti, per il disastro dei bonus edilizi e del superbonus: norme non solo che hanno bruciato centinaia di miliardi di euro dello Stato, ma che hanno anche favorito frodi miliardarie ai danni dello Stato. Conte sarà ricordato a lungo come il santo benefattore di affaristi, ladri e truffatori. Ci rassicura molto – conclude – che uno così insulti Giorgia Meloni per come sta governando. Vuol dire che siamo sulla strada giusta”. 

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