Israele, Netanyahu: “Non vogliamo occupare Gaza”. Da oggi tregua quotidiana di 4 ore
(Adnkronos) – “Israele non cerca di conquistare, occupare o governare Gaza”. Lo ha affermato, secondo le ultime news di oggi 10 novembre 2023, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista a Fox News, sottolineando però che sarà necessaria “una forza credibile” per porre fine al dominio di Hamas sul territorio. Dovrebbe scattare intanto da oggi la tregua quotidiana di 4 ore concessa da Israele per permettere l’assistenza umanitaria e la fuga dei civili.
“Ciò che vogliamo vedere è una Gaza smilitarizzata, deradicalizzata e ricostruita”, ha affermato. “Dobbiamo distruggere Hamas, non solo per il nostro bene, ma per il bene di tutti”. Il suo commento arriva giorni dopo aver suggerito che Israele manterrà il controllo su Gaza indefinitamente dopo la fine della guerra contro Hamas, affermando che il suo Paese si assumerà la “responsabilità generale della sicurezza” del territorio.
Continuano intanto i negoziati sul rilascio degli ostaggi catturati da Hamas il 7 ottobre. Lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani ha lasciato questa mattina il Qatar e si sta dirigendo al Cairo per colloqui che dovrebbero concentrarsi sul rilascio di alcuni prigionieri. L’emiro è accompagnato dal primo ministro e ministro degli affari esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, e da una delegazione ufficiale, si legge in una dichiarazione del sito web del governo.
Un ampliamento della portata della guerra a Gaza è inevitabile a causa della crescente “aggressione” israeliana. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian al suo omologo del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, secondo quanto riferito da Press TV.
Israele ha accettato di impegnarsi in una tregua quotidiana di quattro ore nella guerra contro Hamas, nel nord della Striscia di Gaza, per permettere l’assistenza umanitaria e la fuga dei civili. Gli israeliani daranno un preannuncio di tre ore prima delle pause e ci saranno due corridoi umanitari che consentiranno alle persone di fuggire.
Da parte sua il braccio armato della Jihad Islamica palestinese, le Brigate al-Quds, ha annunciato la disponibilità a rilasciare due ostaggi israeliani per motivi umanitari e medici.