Energia: Piredda (Eni): “Umiltà e ambizione per obiettivi sostenibilità con Africa”
(Adnkronos) – “Dobbiamo essere umili e allo stesso tempo ambiziosi. Prima di tutto dobbiamo essere umili perché sappiamo di star affrontando una fase delle relazioni internazionali che sembra trascurare la cooperazione e la solidarietà, e la transizione energetica è un processo così lungo e difficile che richiederà decenni per portare con sé compromessi.” Lo ha sottolineato Marco Piredda, Head of International Affairs Analysis & Business Support di Eni, nel suo intervento di apertura dell’Inaugural Conference of the International Network on African Energy Transition organizzato da Eni in partnership con l’Università Luiss.
Piredda spiega che “abbiamo affrontato queste iniziative, che nascono da una collaborazione di lunga data tra Eni e Luiss, con entusiasmo, visto il nostro impegno sugli obiettivi di clima, sostenibilità, e viste le nostre relazioni e decennali con i Paesi e le comunità africane, che sono un tratto distintivo della nostra identità di azienda energetica e delle nostre strategie per il futuro. Bisogna evitare molti luoghi comuni e percezioni distorte sullo sviluppo dell’Africa, sulle relazioni economiche tra l’Africa e il resto del mondo, in particolare l’Europa”. “A questo proposito – ricorda – dobbiamo allontanarci dall’idea ricorrente che l’Africa sarà solo un fornitore dell’energia europea: penso che l’Africa e gli africani definiranno i propri percorsi verso un futuro energetico sostenibile e noi li alimenteremo con risorse, idee e progetti. Dobbiamo quindi prendere coscienza di questa diversità di approcci e trovare una nuova mentalità per orientarci, contribuire e trarre vantaggio reciproco da questo trascinamento. Allo stesso tempo, però, diciamo anche che dobbiamo essere ambiziosi. Questo per identificare le opportunità derivanti da una trasformazione senza precedenti, mentre ci impegniamo a fornire energia per la crescita economica e sociale, trovando soluzioni per raggiungere gli obiettivi del pianeta e allo stesso tempo combattere la povertà energetica”.
“Consapevoli che l’Africa è responsabile solo di una parte molto piccola delle emissioni globali, dobbiamo trasformare e modernizzare i sistemi energetici dell’Africa anche per raggiungere gli obiettivi climatici. Siamo già stati piuttosto ambiziosi nel convocare questo incontro con lo scopo di lanciare una rete internazionale di esperti, istituzioni, società civile sulla transizione media. Ma sappiamo – conclude – anche che questa iniziativa è destinata a crescere. Così come tutte le persone riunite qui oggi in questa prestigiosa università si spenderanno per far progredire il dibattito con impegno, idee e proposte.”