Sequestri per 350mila euro a governatore Solinas e altri 6 indagati
(Adnkronos) – La Guardia di Finanza di Cagliari ha effettuato sequestri di beni e immobili per 350mila euro ai danni del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e di altri sei indagati. Nel vivo delle tensioni politiche sulla candidatura per le prossime Regionali arriva un nuovo guaio giudiziario per il presidente in carica. L’ordinanza firmata dal gip Luca Melis arriva da due filoni d’inchiesta che riguardano la compravendita di un terreno di Solinas e una nomina alla direzione generale dell’Autorità di gestione del programma Eni-Cbc Bacino del Mediterraneo.
Nella prima vicenda, con Solinas sono indagati il consigliere regionale sardista Nanni Lancioni e l’imprenditore Roberto Zedda. Sotto la lente una serie di operazioni che partono dalla vendita di un terreno a Capoterra, nella Città metropolitana di Cagliari, da Solinas all’imprenditore. Con quei soldi il presidente della Regione avrebbe acquistato una casa vicino alla spiaggia cagliaritana del Poetto. Secondo l’accusa Zedda avrebbe ottenuto una fornitura di materiale informatico.
Il secondo filone riguarda la nomina di Roberto Raimondi alla guida del programma Eni-Cbc Bacino del Mediterraneo. Le pressioni per questo incarico sarebbero legate ad alcune docenze concesse a Solinas all’Università di Tirana e la promessa di una laurea honoris causa. In questo filone risultano indagati anche il Rettore dell’Università della capitale albanese e un consulente di Solinas, il sardista Christian Stevelli.
La prima reazione è di Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, che su X scrive: “Guido Crosetto, parlerai anche questa volta di inchiesta ad orologeria? Il punto è che la destra è stata un disastro in Sardegna ed invertendo i fattori il prodotto non cambia. Ora Meloni potrà candidare Truzzu di FdI al posto di Solinas”.