Le fratturò le costole con calci
e pugni. Ex compagno a processo
Ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia approda nelle aule del tribunale di Cremona, con un 39enne a processo per aver alzato le mani contro la sua ex, una donna di 52 anni che contro di lui si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Vittorio Patrini. Nel corso della relazione, l’imputato, che ha convissuto sei anni con la compagna, in più occasioni, soprattutto quando beveva o assumeva sostanze stupefacenti, a partire dal 2017 l’avrebbe sottoposta a pesanti maltrattamenti, colpendola, nel corso dei vari litigi, tutti per futili motivi, con pugni, calci e schiaffi al volto e al torace.
La vittima, più volte era stata costretta a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale per le lesioni riportate. L’uomo, nel corso degli anni, l’avrebbe colpita con un coltello, ferendola al polso, le avrebbe sferrato calci alle costole e ad una spalla, l’avrebbe ferita al volto colpendola con i pugni. Sempre sotto l’effetto di alcol, l’avrebbe inoltre ingiuriata e colpita altre volte con pugni al torace, fratturandole le costole.
“Si tratta di episodi gravissimi”, ha detto l’avvocato Patrini, “solo per puro miracolo non sono sfociati in esiti ben più gravi. Episodi che mettono in luce l’estrema pericolosità dell’ex convivente”.
Nell’aprile dell’anno scorso, dopo essere stato allontanato dall’abitazione della donna, decisa a porre fine a quella relazione violenta, lui si era ripresentato davanti a casa, sfondando la porta dell’appartamento, restandoci contro la volontà di lei per una settimana.
Contro l’imputato, che ha la misura del divieto di avvicinarsi alla donna, la parte civile ha chiesto un risarcimento danni di 60.000 euro. Intanto lei, che è terrorizzata all’idea di rivedere il suo ex, il 20 novembre sarà chiamata a testimoniare in aula. Lui è assistito dall’avvocato Raffaella Parisi.
Sara Pizzorni