Cronaca

I dieci diritti dell'infanzia
Le iniziative del Comune

Lo scorso 20 novembre ricorreva il 35° anniversario dell’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Oltre al momento di confronto e condivisione con alunni e alunne di alcune scuole primarie cittadine, tenutosi venerdì 22 novembre nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, l’assessora all’Istruzione Roberta Mozzi ricorda che, per celebrare questa importante ricorrenza, tra il 18 e il 22 novembre, il sistema integrato comunale di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni (asili nido, scuole infanzia e Poli per l’infanzia) ha organizzato occasioni di incontro riflessione e gioco per i bambini.
Riferimento di queste iniziative sono stati i diritti naturali dei bambini e delle bambine, il manifesto nato più di 20 anni fa dall’appassionato e creativo pensiero di Gianfranco Zavalloni, per 16 anni maestro della scuola dell’infanzia, poi dirigente scolastico in diversi comuni della Romagna e responsabile dell’Ufficio Scuola del Consolato d’Italia di Belo Horizonte, in Brasile, scomparso giovanissimo nel 2012.

Questi i diritti contenuti nel manifesto di Zavalloni:
1. IL DIRITTO ALL’OZIO a vivere momenti di tempo non programmati dagli adulti.
2. IL DIRITTO A SPORCARSI a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti.
3.IL DIRITTO AGLI ODORI a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura
4.IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare
5. IL DIRITTO ALL’USO DELLE MANI a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare le corde, accendere un fuoco
6.IL DIRITTO A UN BUON INIZIO a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura
7.IL DIRITTO ALLA STRADA a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade.
8.IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9. IL DIRITTO AL SILENZIO ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua
10. IL DIRITTO ALLE SFUMATURE a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle.

Numerose sono state le iniziative che hanno avuto come protagonisti bambini, insegnanti e genitori: pomeriggi di gioco a scuola e negli spazi dei quartieri, letture di albi illustrati, laboratori immersivi con materiali naturali e destrutturati, uscite sul territorio per osservazioni ed esplorazioni, visite ai negozi, agli uffici. Bibliografie, approfondimenti e letture di albi illustrati sulla tematica dei diritti naturali sono stati possibili grazie al supporto della Piccola Biblioteca con la quale è in atto una stretta collaborazione per promuovere la lettura di libri di qualità sin da piccolissimi.

La scelta di celebrare i diritti naturali di bambine e bambini coincide con un approccio educativo quotidiano che si alimenta anche da una riflessione sul senso vero del tempo di crescita dei bambini, che necessariamente deve essere un tempo più rallentato, un invito alla lentezza per non perdersi le più piccole cose che servono all’infanzia per crescere. Il manifesto, anche se rivolto al mondo dei piccoli, interroga soprattutto gli adulti che hanno necessità di prendere coscienza di ciò che rischiamo di non offrire all’infanzia.

È il furto di opportunità, di esperienze, di competenze di occasioni che “o si vivono nei primi anni di vita” oppure rischiamo di “perderle per sempre” come sostiene Zavalloni. Inoltre, è un’occasione per sottolineare l’importanza di coltivare nei bambini fin da piccolissimi quella che viene definita intelligenza naturalistica. La frequentazione della natura è infatti necessaria per sviluppare attitudini e interessi per l’ambiente.

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