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Banco Bpm, Cda su ops Unicredit. Un consigliere: “Offerta ostile”

(Adnkronos) – E’ in corso il cda di Banco Bpm che servirà per valutare una prima informativa sull’ops lanciata da Unicredit nei confronti dell’istituto meneghino. Il cda era già stato programmato per la giornata di oggi, ma questo tema non era all’ordine del giorno. 

L’operazione lanciata da Unicredit è ostile secondo il consigliere di amministrazione di Bpm Mauro Paoloni. 

 

UniCredit ha presentato un’offerta di scambio volontaria per Banco Bpm per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni. La comunicazione ieri con una nota. L’offerta mira a rafforzare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, uno dei mercati principali del Gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia. La natura complementare delle attività sia in termini di aree geografiche che di segmenti di clientela, unita alla dimostrata capacità di esecuzione di UniCredit, fanno sì che il Consiglio di Amministrazione ritenga che l’operazione rappresenti un rischio di esecuzione gestibile spiega Unicredit. 

L’operazione di UniCredit su Bpm era “comunicata ma non concordata con il governo”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, aggiungendo che “esiste la golden power, il governo farà le sue valutazioni e valuterà quando UniCredit presenterà la sua proposta per le autorizzazioni del caso”. Il ministro ha quindi osservato che “come dice von Clausewitz il modo più sicuro per perdere la guerra è impegnarsi su due fronti”. 

“L’interrogativo mio e di tanti risparmiatori è: Banca d’Italia c’è? Che fa? Esiste? Che dice? Vigila?”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Siccome sono tra i più pagati d’Italia, da cittadino italiano vorrei sapere se è tutto sotto controllo”, ha aggiunto.  

 

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