In stazione creosoto cancerogeno e carbone potenzialmente radioattivo Sequestrati 41mila metri quadri I carabinieri: 'Bomba ecologica'
Nel video, l’operazione alla stazione e all’ex Macello
Creosoto, sostanza cancerogena vietata nel 2012 derivante dalla distillazione o di legna o di catrami minerali. Due locomotive piene di carbone da analizzare, molto probabilmente materiale radioattivo. Questo quanto è stato trovato, tra le altre scorie, dai carabinieri del Nucelo Operativo Ecologico (Noe) di Brescia che hanno definito l’area “una bomba ecologica”. Poste sotto sequestro due aree dello scalo ferroviario di Cremona da 41mila metri quadrati per un valore di 50 milioni di euro. Il controllo è partito da parte dei carabinieri di Vescovato su due persone di nazionalità romena, sorprese il 28 febbraio scorso a trasportare su un mezzo oltre una tonnellata di ferro, estintori e altro materiale. Interrogati sulla provenienza della merce, i due hanno riferito di averlo trovato alla stazione. Da qui è partita l’azione del secondo nucleo elicotteristi carabinieri di Orio al Serio, del Noe di Brescia, coordinato dal capitano Alessandro Placidi, e del gruppo carabinieri Tutela Ambiente di Treviso.
I militari si sono concentrati nell’area denominata “Squadra Rialzo”, nascosta alla vista dei passanti da un muro di cinta alto oltre due metri che costeggia la via della Vecchia Dogana arrivando fino a Brescia, e l’area denominata “Cremonella”, adiacente all’omonimo canale. Qui i carabinieri hanno trovato uno svariato quantitativo di rifiuti speciali costituiti da detriti ed inerti da demolizione, pneumatici, pastiche varie, rottami ferrosi, cisterne, macchinari in disuso e bombole di gas. Hanno inoltre rinvenuto pannelli in fibrocemento sfaldati contenenti eternit. L’amianto era abbandonato proprio nei pressi del canale Cremonella. Per questo verranno fatte opportune campionature per verificare l’eventuale inquinamento del canale. Trovate anche numerose traversine ferroviarie che contenevano creosoto, sostanza cancerogena che deriva dal petrolio. Scoperte nella zona, poi, due locomotive piene di carbone, molto probabilmente radioattivo, di cui una quantità all’aria aperta.
“Tutti questi accertamenti”, ha sottolineato il capitano Placidi, affiancato in conferenza stampa dal capitano Livio Propato e dal comandante della stazione di Vescovato, maresciallo Adriano Garbino, “non hanno inciso sul trasporto passeggeri e merci”. I reati ipotizzati contro ignoti sono quelli di abbandono incontrollato e gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non e omissioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nominato come custode giudiziario un dirigente delle stazione ferroviaria.
I carabinieri del Noe, con la collaborazione dei colleghi Vescovato, proseguiranno le indagini con accertamenti in accordo con la procura di Cremona. Arpa e Asl si occuperanno invece di svolgere verifiche tecniche per valutare eventuali rischi per la salute, danni ambientali e per programmare opere di bonifica che potranno partire solo dopo l’ok dell’autorità giudiziaria. Durante l’incontro con la stampa è stato elogiato l’operato dell’elicotterista, che ha riferito: ‘In Lombardia le discariche abusive sono in aumento. Nel cremonese ce ne sono altre cinque sotto osservazione”.
L’azione alla stazione a pochi giorni un altro sequestro: quello di un’area di 28mila metri quadrati all’ex Macello.
I rifiuti ritrovati alla stazione di Cremona
© RIPRODUZIONE RISERVATA