Cronaca

Arcigay all'attacco delle Sentinelle 'Pappa e ciccia con Destra fanatica'

Doppia manifestazione delle “Sentinelle in piedi” (movimento ecclesiale che difende la famiglia tradizionale) e Arcigay. domenica pomeriggio tra piazza Duomo e piazza Stradivari.  Le Sentinelle in piedi sono tornate a Cremona a neanche due mesi dalla precedente veglia. Circa duecento persone ordinatamente in piedi con un libro in mano a manifestare silenziosamente contro la legge Scalfarotto che, “se venisse approvata potrebbe punire con il carcere le semplici opinioni. Non ci stancheremo mai di affermare – dicono le Sentinelle – che questo testo, presentato come necessario per fermare atti di violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali,  è invece incostituzionale in quanto non specifica cosa si intenda per omofobia e dunque potrebbe essere denunciato chiunque si dica contrario alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso o sostenga che la famiglia sia fondata sull’unione tra un uomo e una donna. Oggi il semplice stare in piedi in silenzio è considerato un atto omofobo. Lo confermano le numerose contestazioni che le nostre veglie hanno avuto in diverse piazze, ultima, in ordine di tempo quella di Trento, in cui lo scorso venerdì hanno vegliato oltre 200 persone”. Tra i veglianti in piazza Duomo anche Carlo Malvezzi e Massimiliano Salini, leader locali di Ncd, quest’ultimo lanciato verso una possibile candidatura per il Parlamento europeo; ma anche Roberto Vitali (già Udc, ora Lista Perri). Il tutto si è svolto sotto l’occhio vigile della Digos, che ha anche fermato una manifestante dell’Arcigay che aveva fatto pacifica intrusione della piazza.

Contemporaneamente in piazza Stradivari è andato in scena il duro attacco alla Chiesa “più conservatrice e oscurantista” da parte del presidente nazionale di Arcigay, Flavio Romani, che ha definito “sepolcri imbiancati” i manifestanti di piazza Duomo. “Fingono di essere docili, ma noi li conosciamo bene, sono pappa e ciccia con la destra più fanatica, appoggiati da fondamentalisti religiosi e dalla parte più retriva e conservatrice del clero. Purtroppo qui a Cremona è una situazione che conoscete bene”. Romani ha chiamato direttamente in causa il vescovo Lafranconi e la sua lettera alla parlamentare europea Sonia Alfano affinchè non votasse a favore del rapporto Lunacek a favore dei diritti gay. Ma ha anche attaccato il presidente della Provincia Salini e la decisione della sua Giunta di uscire dalla rete nazionale degli enti locali contro le discriminazioni. “Un atto ignobile e gravissimo, chi non è contro la discriminazione significa che ne è a favore”. Più pacato ma non meno convinto l’intervento del presidente provinciale Arcigay, Gabriele Piazzoni: “In quest’ultimo periodo abbiamo subito parecchie sconfitte. Le Sentinelle in piedi sono tornate a poca distanza dalla prima volta, con un incomprensibile appoggio della diocesi. Da ultimo abbiamo appreso che nelle scuole della provincia sta circolando una comunicazione dell’A.Ge, associazione genitori di emanazione cattolica, che attribuisce un significato sbagliato alla campagna nazionale anti-discriminazione promossa non da noi ma dal dipartimento delle Pari Opportunità. Il cui fine è quello di evitare tragedie purtroppo sempre più frequenti, soprattutto tra i ragazzi delle scuole superiori, legate alla manifestazione della propria identità sessuale. Da nessuna parte di parla di matrimonio gay nella strategia nazionale anti-discriminazione”. “Atto politico stupido, a soli due mesi dalla fine dell’ente Provincia”, ha poi definito la scelta di Salini di uscire dalla rete degli enti locali. “Chiederemo a tutti i sindaci della provincia di aderirvi”. Quindi, il momento clou della manifestazione. Con la colonna sonora di alcune frasi omofobe pronunciate da personaggi politici e non solo contro gli orientamenti sessuali, i partecipanti di sono sdraiati a terra per una decina di minuti, per simboleggiare, ha detto Piazzoni, “quello che provoca l’omofobia e cioè che uccide”.  Alla manifestazione hanno aderito PD, SEL, PRC, PSI, CGIL, Retedonne-Se Non Ora Quando, Donne Senza Frontiere, Arcipelago, Arcicomics, Associazione Latinoamericana Cremona, Associazione XXV Aprile.

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