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Oreste Perri passa all’attacco: «Rivendico la mia autonomia, la politica stia al suo posto»

Perri by CremonaOggi

Il sindaco Oreste Perri è deciso a rompere l’accerchiamento. Dalla località di villeggiatura dove sta trascorrendo alcuni giorni, al telefono con Cremonaoggi.it, risponde con forza alle accuse che, parte della maggioranza, gli sta rivolgendo senza mezze misure: «Io non sono un sindaco di centrosinistra, i numeri parlano chiaro. Degli ultimi dodici rinnovi di cariche presidenziali, avvenute nei due anni del mio mandato, nove sono da ascrivere all’area di centrodestra e dei ventotto nomi che siedono nei vari c.d.a, ventitré sono espressione della maggioranza. Non credo mi si possa accusare di non aver rispettato la rappresentanza dei partiti». Le sue parole, tiene a sottolineare, non sono giustificazioni ma la risposta alla disinformazione di chi, nella coalizione che lo sostiene, lo sta attaccando con l’accusa di non rispettare il volere degli elettori. «Il sindaco ha il dovere di fare delle scelte, e personalmente non mi sono sottratto a questo, chiedo però che la mia autonomia venga rispettata e che ognuno torni a occupare il proprio ruolo. Come primo cittadino ho accettato di assumermi determinate responsabilità di fronte alla cittadinanza ed ora chiedo di poter espletare le funzioni che mi sono state affidate». Perri ribadisce con fermezza di non pentirsi delle proprie scelte «il nome di Albertoni è stato ampiamente condiviso nelle riunioni preliminari, ne ho discusso con i vari capi gruppo in Consiglio e con i coordinatori del Pdl. Non è mai emersa all’unanimità una figura alternativa». È invece con sorpresa che Perri ha accolto la notizia del processo a Lodi che sta coinvolgendo Luigi Mille, si è detto fiducioso ed ha espresso stima nei confronti della persona ma ha tenuto a precisare che la nomina, alla luce dei fatti, gli è sembrata quantomeno inopportuna.

 

 

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