Cronaca

Dopo l’acquisizione,qual è il futuro di palazzo Fodri?

Ad un anno di distanza dagli ultimi aggiornamenti, il Pd ha depositato un’interrogazione al sindaco sul cosiddetto caso Fodri. L’interrogazione, a firma dei consiglieri Ruggeri e Abbate, chiede che venga riferita in consiglio l’attuale situazione della Fondazione Città Cremona, e del suo cda, dopo la sfiducia del sindaco. Il Partito Democratico chiede anche a che punto è arrivata la trattativa dell’acquisto e che destinazione d’uso è stata scelta per il palazzo. Infine l’opposizione domanda se è stata effettivamente costituita una SRL per condurre a termine le operazioni relative all’acquisto, così come era nei programmi dell’allora Presidente Lonardi e quali indirizzi sono stati formulati dall’Amministrazione Comunale in proposito, considerata la natura pubblica del patrimonio che la Fondazione Città di Cremona gestisce, frutto di lasciti e di donazioni da parte dei cremonesi, la cui valorizzazione deve essere trasparente e costantemente rendicontabile. Concludendo, il Pd si auspica che vengano previsti aggiornamenti regolari e discussioni consiliari sull’andamento sulle prossime evoluzioni del caso.

 

TESTO DEPOSITATO DELL’INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

s’interroga il Sindaco per sapere:

a che punto è giunto l’iter relativo all’acquisto del Fodri da parte della Fondazione Città di Cremona e quali decisioni sono state prese circa l’utilizzo del palazzo se ha effettivamente trovato conferma da parte dell’attuale CDA della Fondazione la costituzione di una SRL per condurre a termine le operazioni relative all’acquisto, così come era nei programmi dell’allora Presidente Lonardi quali indirizzi sono stati formulati dall’Amministrazione Comunale in proposito, considerata la natura pubblica del patrimonio che la Fondazione Città di Cremona gestisce, frutto di lasciti e di donazioni da parte dei cremonesi , la cui valorizzazione deve essere trasparente e costantemente rendicontabile se non ritiene che la costituzione di una SRL, pur compatibile, con lo statuto della Fondazione , mettendo in campo un ulteriore soggetto , renda più complessa la funzione di governance da parte dell’Amministrazione comunale, dal momento che la Fondazione, come da statuto,deve operare nell’ambito degli indirizzi stabiliti dalla programmazione sociale territoriale, d’intesa con il Comune ed in sinergia con gli altri soggetti Istituzionali e sociali che costituiscono la rete del welfare locale se non ritiene opportuno che il Consiglio Comunale venga periodicamente aggiornato in ordine alle scelte ed alle strategie della Fondazione ed in particolare in merito all’ utilizzo delle risorse da destinarsi alle attività assistenziali che, per vincolo statutario, la Fondazione deve esercitare direttamente o attraverso Enti aventi analoghe finalità statutarie, come ad esempio, Cremona Solidale o Soggetti del terzo settore se non ritiene opportuno che il Consiglio comunale abbia la possibilità , attraverso momenti specifici di confronto nelle commissioni preposte, di prendere visione dei bilanci preventivo e consuntivo della Fondazione anche se non previsto espressamente dallo statuto della Fondazione stessa.

I consiglieri
Maura Ruggeri
Annamaria Abbate

 


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