Cronaca

Il caso dell'investimento di via Milano approda in Consiglio comunale: ordine del giorno del Pd sulla sicurezza stradale

Il tragico investimento in via Milano, dove lunedì scorso ha perso la vita una donna, approda in Consiglio comunale. Ad accendere nuovamente i riflettori sulla pericolosità dell’incrocio tra via Milano, via Sesto e via Barosi, dopo il dossier del gruppo Fiab, è ora il Pd. I consiglieri Elena Guerreschi e Daniele Bonali hanno infatti presentato un ordine del giorno per impegnare il sindaco e gli assessori competenti su più punti.
Anzitutto, “porre in essere misure urgenti per la messa in sicurezza della zona interessata; impedire da subito e definitivamente la sosta nella zona adiacente la pista ciclabile fra via Milano e Via Barosi; valutare l’approntamento di un impianto semaforico provvisorio che regoli l’uscita dei mezzi dalla Via Sesto consentendone il passaggio solo quando non provengano mezzi dalla Via Ghinaglia e dalla Via Massarotti”. L’atto impegna poi l’amministrazione a “predisporre con urgenza un progetto di revisione dell’assetto viabilistico e segnaletico della zona interessata che possa definitivamente mettere in sicurezza gli incroci, valutando possibilità come rotonde o diversa regolamentazione semaforica anche con l’eventuale ricorso a sensi unici che impediscano l’uscita delle auto dalla Via Barosi verso Via Milano”.

Il documento parte da una serie di premesse. “La situazione viabilistica della zona interessante l’incrocio fra Via Milano – Via Sesto e Via Milano – Via Barosi – annota il Pd – presenta un alto tasso di criticità e rischio sia a causa dell’inadeguatezza dell’attuale segnaletica sia a causa dell’elevata densità del traffico; tali criticità si sono ormai ineluttabilmente manifestate in occasione del gravissimo sinistro stradale avvenuto in data 20.2.2012, in cui ha perso la vita una giovane donna che circolava a bordo di una bicicletta. Appare quindi ormai non più rinviabile la discussione sul tema e la risoluzione delle problematiche in esame”.
“I mezzi esposti ai rischi maggiori – proseguono Guerreschi e Bonali – appaiono essere pedoni, biciclette e motocicli, sia in considerazione mancata moderazione della velocità da parte delle vetture, sia della persistente violazione del divieto di parcheggiare le auto a ridosso della pista ciclabile nel tratto posto fra via Sesto e via Barosi, oltre che della scarsissima visibilità per le auto in uscita da via Barosi e della difficoltà di immissione nel traffico per i mezzi provenienti dalla via Sesto”.
“I rischi sono ancor più elevati e gravi – si legge ancora nelle premesse – se si considera che nelle immediate adiacenze ci sono, oltre a luoghi residenziali che vengono raggiunti prevalentemente attraverso il passaggio a quell’incrocio, luoghi di aggregazione per ragazzi quali la scuola, l’oratorio e l’università, ove gli utenti si spostano prevalentemente con mezzi ‘deboli’ quali  biciclette e motorini”.
Infine, il Pd ricorda che “la pericolosità della zona era già stata segnalata a Codesta Amministrazione dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta, tramite un dossier depositato presso gli assessorati di competenza nel maggio 2011, che tuttavia non ha avuto alcun riscontro”.

Queste, nel dettaglio, le richieste del dispositivo: “Il consiglio comunale impegna il sindaco e gli assessori competenti a porre in essere misure urgenti per la messa in sicurezza della zona interessata quali: regolare in sicurezza l’incrocio fra via Barosi e Via Milano; impedire da subito e definitivamente la sosta nella zona adiacente la pista ciclabile fra via Milano e Via Barosi; valutare l’approntamento di un impianto semaforico provvisorio che regoli l’uscita dei mezzi dalla Via Sesto consentendone il passaggio solo quando non provengano mezzi dalla Via Ghinaglia e dalla Via Massarotti; predisporre con urgenza un progetto di revisione dell’assetto viabilistico e segnaletico della zona interessata che possa definitivamente mettere in sicurezza gli incroci, valutando possibilità come rotonde o diversa regolamentazione semaforica anche con l’eventuale ricorso a sensi unici che impediscano l’uscita delle auto dalla Via Barosi verso Via Milano“.

 

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