Cronaca

2.088 euro l'anno di Imu per un negozio di 100 metri in centro Cremona è nona in Italia nella graduatoria del caro-catasto

Un negozio di 100 metri quadri in centro a Cremona equivale a due a Lodi, Varese o Pavia. Ecco le bizzarrie del catasto, riportate in auge dalla nuova imposta Imu al debutto anticipato per volere del decreto Salva-Italia. L’Imu (Imposta municipale unica) gonfia la base imponibile rispetto all’Ici (Imposta comunale immobili) perché applica i nuovi moltiplicatori che aumentano in generale la base imponibile del 60%. Il moltiplicatore dell’Imu per le abitazioni è 160 (per l’Ici era 100). Il valore che si ottiene è il valore catastale su cui va applicata l’aliquota decisa dal Comune. Per i negozi, il moltiplicatore è passato da 34 a 55. Il risultato sono le storture dei valori catastali e il loro scostamento dai dati di realtà. Così, nella classifica pubblicata dal Sole 24 Ore, Cremona risulta nona su 104 in Italia per Imu dovuta nel 2012 (ad aliquota di base) da un negozio di 100 metri quadrati collocato nel centro città. Il conto è di 2.088 euro all’anno, sei volte l’imposta dovuta dallo stesso esercizio commerciale a Sondrio. Le altre città lombarde sono lontane: Brescia 52esima con 1.201 euro l’anno, Bergamo 57esima con 1.160, Lodi 64esima con 1.097.
Va meglio per quanto riguarda l’Imu su un appartamento di 100 metri quadrati in zona semicentrale. Cremona è 86esima con un’imposta di 415 euro l’anno, tre volte in meno la più città più cara (Venezia con 1.563 euro). Una revisione dei valori fiscali è stata annunciata dal Governo proprio a partire da queste storture. Per il decollo effettivo, però, il tempo previsto è almeno di due anni. Nel frattempo i commercianti di Cremona, come tutti quelli delle altre città, dovranno “beccarsi” questa Imu distorta.

 

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