Cronaca

Inaugurata la "baita" degli alpini di pianura, orgoglio e commozione

Così da oggi anche gli “alpini di pianura” della sezione di Cremona hanno una grande “baita” dove incontrarsi per vivere la loro amicizia nella gioia, per cantare in compagnia o per organizzarsi nei momenti difficili, quando sono chiamati a mettere in pratica generosità e impegno civile in qualche parte d’Italia colpita da eventi gravi.

All’inaugurazione ufficiale di questa mattina erano presenti gli alpini dei vari gruppi che fanno capo alla sezione cremonese, Asola, Calvatone, Casalbuttano, Casalmaggiore, Castel Goffredo, Castelleone, Castiglione delle Stiviere, Crema, Cremona, Guidizzolo, Rivolta D’Adda e Soncino, oltre alle rappresentanze di molte  sezioni del nord Italia; c’erano poi le autorità civili e militari, con in testa il sindaco Perri, ed il presidente dell’ANA nazionale, venuto per rendere onore all’impegno dei cremonesi che hanno saputo ottenere dall’AEM, e ristrutturare al meglio, l’antica sede dell’acquedotto in via Realdo Colombo.

Nell’intervento iniziale, dopo il solenne alzabandiera, il presidente della sezione cremonese Carlo Fracassi ha mostrato chiaramente l’orgoglio e la commozione per essere riuscito, con l’aiuto di tutti, a predisporre questa baita con spazi disponibili per le varie attività, arredata con i numerosi gagliardetti e con l’esposizione dei tanti ricordi in un lungo spazio illeggiadrito dai pannelli con le splendide pitture di sapore umoristico dell’alpino cremonese Antonio Lupatelli.

Il presidente nazionale Perona ha rivolto un pressante invito alla classe politica italiana, in questi momenti di grave crisi, affinché si comporti con la stessa onestà degli alpini, facendo un profondo esame di coscienza.
Il sindaco Perri ha mostrato il suo entusiasmo per l’opera realizzata e la sua vicinanza agli alpini dei quali quest’Italia ha ancora molto bisogno.

Don Marco Genzini, nuovo cappellano della sezione ANA di Cremona, ha poi benedetto la sede e il nuovo gagliardetto, scoprendo anche una statua in legno della Vergine, posta di fronte alla porta d’ingresso.
Infine si è costituito il corteo, preceduto dalla fanfara alpina di Scanzorosciate, che si è diretto verso la Cattedrale per partecipare alla Messa delle 11, avviata dal coro della Sezione cremonese con una delicata esecuzione del canto friulano “Ai preât la biele stele”.

Giorgio Bonali (testo e foto)


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