Cronaca

Vent'anni fa la scomparsa del vescovo Enrico Assi

Domenica 16 settembre ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa di mons. Enrico Assi, vescovo di Cremona dal 1983 al 1992, anno della sua morte. Nel giorno anniversario della morte, alle ore 11, in Cattedrale, sarà celebrata una Messa di suffragio. La liturgia, presieduta dal rettore-parroco della Cattedrale, mons. Ruggero Zucchelli, e concelebrata dal canonici del Capitolo, sarà trasmessa in diretta televisiva su Studio1 e via radio dall’emittente diocesana RCN.
Al termine della Messa clero e fedeli scenderanno nella cripta del Duomo per pregare sulla tomba di mons. Assi. Successivamente il delegato episcopale per la pastorale don Irvano Maglia, che del vescovo Assi fu segretario dal 1983 al 1990, traccerà un breve profilo biografico del vescovo milanese, evidenziando soprattutto le caratteristiche dell’episcopato cremonese. Uomo estremamente concreto e laborioso, il vescovo Enrico fu artefice della costruzione della Casa dell’Accoglienza e del Centro pastorale diocesano, avviò il Sinodo diocesano, visitò le tredici zone pastorali, scrisse un importante documento sugli oratori, promosse la cooperazione con alcune Chiese in terra di missione, inaugurò la radio diocesana e, non da ultimo, fu gioioso artefice della storica visita di Giovanni Paolo II in diocesi nel giugno 1992.

Profilo di mons. Enrico Assi

Mons. Enrico Assi nasce a Vimercate il 19 luglio 1919 da Natale Assi e Carolina Galbiati. Entrato giovanissimo nel Seminario arcivescovile di Milano è ordinato sacerdote il 29 maggio 1943 dal beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. Impegnato nella sua città nei momenti difficili della guerra, partecipa alla Resistenza svolgendo un’opera di formazione religiosa, sociale e politica. È arrestato due volte dai fascisti e rinchiuso nel carcere di Monza. Nel 1943 consegue la licenza in Teologia e inizia l’insegnamento della lingua latina e greca nel Seminario minore di Seveso fino al 1956. Nel 1952 consegue la laurea in lettere classiche all’Università Cattolica ed è nominato assistente diocesano della Gioventù femminile di Azione Cattolica.
Nel 1958, dopo solo 15 anni di presbiterato, la nomina prima a vicario adiutore e poi a parroco di San Nicolò in Lecco. Una scelta fatta direttamente dall’arcivescovo Montini che intuisce le straordinarie capacità pastorali di questo prete. Tra le prime scelte del giovane prevosto c’è quella di riscattare la proprietà del settimanale “Il Resegone”, nato in ambito ecclesiale e poi finito in mano a privati. Non si risparmia neanche per la ristrutturazione dell’oratorio, della scuola materna, della chiesa prepositurale. Nel 1971 l’arcivescovo Colombo lo nomina vicario episcopale per la zona di Lecco (la terza della vastissima diocesi ambrosiana). Il 6 gennaio 1976, nella basilica di San Nicolò, riceve l’ordinazione episcopale ed è nominato vicario episcopale per la Curia e successivamente pro-vicario generale.

Eletto vescovo della Chiesa di Cremona, fa il suo ingresso in diocesi il 19 giugno 1983. È lo stesso cardinale Martini ad accompagnarlo e a presentarlo ai fedeli stipati in Cattedrale.
L’11 ottobre 1986 il vescovo Assi inizia la visita pastorale alle parrocchie, dopo aver fatto tappa, l’anno precedente, nelle tredici zone pastorali.
Il 12 novembre 1988 il vescovo Enrico inaugura la Casa dell’Accoglienza, da lui fortemente voluta, centro propulsore di carità per tutta la diocesi.
Il 14 maggio 1989, giorno di Pentecoste, in Cattedrale, annuncia ufficialmente l’indizione del Sinodo diocesano, la cui celebrazione è prevista per il 1992.
Il 26 maggio 1989, nella festa dell’Apparizione, il vescovo Enrico benedice il nuovo Centro di spiritualità, eretto presso il Santuario di Caravaggio, mentre il 12 novembre 1990 è la volta del Centro pastorale diocesano “Maria Sedes Sapientiae” di Cremona, cuore vivo per la formazione di un laicato maturo e responsabile.
Tra i momenti più alti dell’episcopato di mons. Assi si annovera senza dubbio la visita di Giovanni Paolo II alla diocesi dal 19 al 21 giugno. Nell’ultima giornata di permanenza del Santo Padre, presso il santuario di Caravaggio, padre Francesco Spinelli, fondatore delle suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, è proclamato beato.
Proprio al termine della visita papale mons. Assi comincia ad avere importanti problemi cardiocircolatori che impongono diversi ricoveri prima a Cremona e poi a Gravedona. Aggravatosi nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 settembre 1992, subisce un arresto cardiaco e successivamente entra in coma nella notte successiva. Mercoledì 16 è trasportato, con l’ambulanza, dall’ospedale di Gravedona nel suo palazzo a Cremona. Vi giunge vivo intorno alle 10. Poco dopo, verso le 10.30, mentre il vicario generale pronuncia le preghiere della raccomandazione dell’anima, il Presule rende l’anima a Dio.
I funerali, presieduti dal cardinale Martini, sono celebrati nella mattinata di sabato 19 settembre. L’arcivescovo di Milano nell’omelia ricorda il suo tenero amore a Maria (Il suo motto episcopale era “Mater mea, fiducia mea”), la sua dedizione senza misura alla Chiesa, il suo eroismo nell’accettare e vivere la malattia.

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