Cronaca

Minore aggredito nella comunità, vertici assolti

Assolti dall’accusa di abbandono di persone minori o incapaci. Così ha deciso il gup Letizia Platè, che ha prosciolto, “perché il fatto non sussiste”, Donata Amadei e Renato Parisi, direttore sanitario e coordinatore della comunità per minori “Fiever 1” di via Bonomelli, e Mariagrazia Fioretti, presidente della società cooperativa “Varietà”. Per gli imputati, processati con il rito abbreviato, il pm Fabio Saponara aveva chiesto pene di un anno (per la Fioretti) e sei mesi (per Parisi) e l’assoluzione (per la Amadei). L’accusa era quella di aver “abbandonato minori di 14 anni ed altri minori comunque incapaci, per disturbi comportamentali e psichiatrici, di provvedere a sé stessi, dei quali avevano la custodia e dovevano averne cura”. Con l’aggravante che “dal fatto è derivata lesione” ad un ragazzo di Milano in due aggressioni che sarebbero avvenute il 27 e il 28 febbraio del 2010. Ai poliziotti che lo avevano sentito il 27 aprile successivo, il minore (oggi maggiorenne), che ha vissuto nella comunità dal giugno del 2009 al 15 luglio del 2010, aveva raccontato di essere stato vittima per un mese di vessazioni e aggressioni verbali e fisiche da parte di due ospiti. Il 27 febbraio il giovane era stato chiamato dai genitori, ma a rispondere era stato un educatore che aveva detto loro che il loro figlio era stato picchiato senza motivo da un altro ragazzo della comunità. Il giorno successivo lo stesso giovane, in lacrime, aveva raccontato ai genitori che era stato nuovamente aggredito, questa volta da altri due ospiti e che l’educatore aveva avuto difficoltà a fermarli perché era da solo in servizio. Era quindi scattata una denuncia in questura a Cremona. Effettivamente sul ragazzo erano stati riscontrati segni di percosse, poi curate in ospedale. Al tribunale dei minori i genitori avevano chiesto l’autorizzazione affinchè il figlio, anche temporaneamente, potesse rientrare nella casa familiare, anche accompagnato da un educatore. Per i genitori la situazione era diventata pericolosa.

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