Cronaca

Cremo 0-1 con Pavia Addio definitivo ai sogni d'alta classifica

foto Francesco Sessa

Una follia di Alfonso. Una notte che cambia volto in un attimo. E’ il 30’ della ripresa quando il numero uno grigiorosso si addormenta col pallone tra i piedi, regala un penalty assurdo al Pavia e si guadagna la doccia anticipata. Un autentico suicidio che sprofonda la Cremonese nei bassifondi della classifica. Il blitz allo Zini del mitico ex Giorgio Roselli, osannato da tutto lo stadio, sancisce l’addio definitivo della Cremonese ai sogni d’alta classifica. Una sconfitta che evidenzia ancora una volta i limiti di una squadra a tratti anche brillante nel gioco, ma assolutamente incapace di sfruttare alcuna occasione. Perché non solo i grigiorossi sono capitolati per la prima volta tra le mura amiche, ma l’hanno fatto sciupando anche il vantaggio dell’uomo in più. Sì, perché sul finire della prima frazione un gancio di Fasano a Marotta sembrava poter dare l’illusione di una serata in discesa. E invece nella ripresa, al posto del forcing, è arrivata la beffa.

LA CRONACA – Partenza lanciata degli uomini di Scienza subito propositivi e ben messi in campo. Baiocco illumina la regia e innesca il movimento costante di un Carlini assai ispirato. Al 10’ il primo pericolo porta la firma di Buchel che con sinistro dai venticinque metri scheggia il palo. Poco più tardi Marotta spara alle stelle da ottima posizione, mentre al 24’ Carlini da due passi centra a colpo sicuro Kovacsik fallendo la più nitida delle occasioni. In chiusura altra palla gol di Baiocco dopo uno schema su calcio piazzato. Il Pavia agisce solo di rimessa e al 45’ resta anche in inferiorità per l’espulsione di Fasano.

La Cremonese non ha più alibi e Scienza sceglie di giocarsi anche la carta Djuric al posto di uno spento Previtali, passando dunque al tridente. Ancora Carlini sguscia come un’anguilla tra le maglie della difesa ospite e serve a Marotta il pallone dell’1-0, ma l’attaccante campano non centra lo specchio. Al 66’ un miracolo di Kovacsik annulla la velenosa punizione di Buchel. Quando il Pavia sembra alle corde ecco l’episodio che decide il match: su un lungo rilancio dalla difesa Alfonso valuta male il rimbalzo del pallone e si fa prendere sul tempo da Cesca, che gli soffia la sfera. Il numero uno lo atterra e viene espulso tra l’incredulità dello Zini. Bonvissuto trova il tempo di litigare con la tribuna mentre La Camera posizione la palla sul dischetto trafiggendo Grillo.

Il sipario cala dunque su uno Zini impietrito. Alfonso chiede scusa alla curva, pentito e senza parole. Marotta invece, ai limiti dell’inguardabile in campo, ha anche il coraggio di uscire dal campo rispondendo a tono alle critiche dei tifosi. Quando si dice un’annata da dimenticare…

Galleria fotografica di Francesco Sessa

CREMONESE: Alfonso, Moi, Armenise, Previtali (58’ Djuric), Tedeschi, Cremonesi, Cangi (71’ Martinez), Baiocco, Marotta, Buchel, Carlini (77’ Grillo). All.: Scienza.

PAVIA: Kovacsik, Capogrosso, Zanini, D’Orsi, Fasano, Reato (24’ Meregalli), Statella, La Camera, Cesca, Beretta (59’ Lussardi), Di Chiara. All.: Roselli.

ARBITRO: Ros di Pordenone.

RETE: 77’ (rig.) La Camera.

NOTE – Espulsi al 46’ pt Fasano per gioco violento, al 75’ Alfonso per fallo con chiara occasione da gol. Allontanato all’82’ mister Scienza. Angoli: 8-8. Spettatori 2.915, incasso pari a € 12.211. Recupero 3’ pt – 5’ st.

Matteo Zanibelli

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