Lettere

Convegno sull'aria, perplessità su studi e azioni politiche

da Associazioni e Enti

Le associazioni sottoscritte prendono atto che il prof. Alberto Bertazzi ha ricordato che ogni taglio di 10 µg/m3 della concentrazione di polveri sottili porterebbe ad un risparmio di vite umane stimato nello 0,25%. Osservato però che altri studi danno valori molto diversi (vedi la ricerca condotta nel 2011 dal dott. Paolo Crosignani, Responsabile del Registro tumori della Lombardia e Direttore scientifico Fondazione Irccs Istituto dei Tumori di Milano), le scriventi per meglio capire fanno cortese richiesta di potere disporre dello studio presentato dal prof. Bertazzi.

Stigmatizzano poi l’affermazione del signor Sindaco, secondo cui «Cremona da sola non può nulla ed è una delle aree più critiche per colpa della conformazione del territorio regionale». In altre parole, il rispetto dei “limiti” di legge fissati per le polveri sottili dal  D.M. 2/4/2002, n. 60 per le PM10 (50 µg/m3 al giorno per non più di 35 giorni all’anno e per una media giornaliera annuale di 40 µg/m3) a Cremona sembra essere irraggiungibile (anno 2011: giorni di superamento 109, un giorno su tre; aspettative per il 2012: 125/130 giorni di superamento con una media giornaliera annua di 48 µg/m3, + 20% rispetto alla norma). Ma il signor Sindaco sa bene che la Legge gli attribuisce responsabilità in questa materia (Dlgs 18/8/2000 n. 267), cosa che forse dei cittadini potrebbero anche arrivare a ricordare, di fronte ad una ben diversa reattività e determinazione in difesa della salute dei propri amministrati come peraltro gli artt. 32 e 41 della Carta Costituzionale imporrebbe. Ad esempio, chiamare a raccolta i suoi colleghi lombardi (meglio ancora se di tutta la pianura padana) per una forte azione politica presso i livelli istituzionali e politici più alti. Certo che non si hanno ben chiare le cose da invocare, l’ignavia è la conseguenza.

I firmatari ricordano ancora che:

? l’art. 3-ter del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”. “Principio dell’azione ambientale” recita: «La tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione.»;

? il D.lgs 18 agosto 2000 n. 267, “Linee guida giuridiche – La responsabilità del sindaco nella tutela ambientale” (vedi sito della Regione Lombardia http://server.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/pagine.php?num_sez=1&num_tema=61&num_pag=678), chiarisce che è responsabilità del Sindaco, e/o dell’Assessore alla partita, il mancato rispetto del dettato legislativo in materia ambientale.

Sorprendono, infine, i risultati degli  esami epidemiologici che sollevano dalla preoccupazione per la loro salute i lavoratori della Raffineria Tamoil. Forse rimangono nel pesante dubbio coloro che abitano e che usufruiscono come sfogo sportivo nelle aree circostanti.

Acli, Circolo culturale “AmbienteScienze”, Comitato cremonese, cremasco e casalasco “Salviamo il paesaggio” – Comitato SAS Spinadesco, “CreaFuturo”, Italia Nostra Sez. Cremona, Legambiente Cremona, “LUCI – Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa”, “Oltre lo specchio CR SNOQ”, “Vescovato insieme si cambia” – WWF Cremona

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