Economia

22mila euro di debito con la banca Famiglie cremonesi sempre più 'in rosso' In dieci anni aumento del 153,3%

Famiglie indebitate. Spesso per l’accensione di un mutuo per acquistare la prima o la seconda casa. Se nel 2002 gli impieghi bancari per ciascuna famiglia italiana ammontavano mediamente a 8.312 euro, 10 anni dopo l’esposizione bancaria ha raggiunto la soglia dei 20.000 euro (precisamente 19.916 euro). In questo decennio la variazione percentuale è stata del +139,6%, mentre l’incremento in termini assoluti è stato pari a +11.604 euro. Con un’inflazione tra il 2002 ed il 2012 aumentata del 25,4%. I dati sono stati elettorati dalla Cgia di Mestre.

Al 31 ottobre 2012, Cremona è 24esima (su 110 province) con un debito bancario medio di 22.070 euro, quando al 31 dicembre 2001 era di 8.713 euro, 13mila 358 euro in meno. La variazione in dieci anni è stata del 153,3%. In graduatoria, le famiglie  più in “rosso” sono risultate essere quelle residenti nella provincia di Roma, con un debito bancario medio pari a 29.353 euro (+155,4% rispetto a 10 anni prima). Al secondo postoci sono i nuclei familiari ubicati in provincia di Milano, con 28.472 euro (+161,2% rispetto al 2002). Nell’ultimo gradino del podio si piazzano le famiglie di Lodi, con 28.351 euro (+174,6%). In coda alla classifica, invece, le famiglie della provincia di Vibo Valentia, con 9.154 euro di debito, dell’Ogliastra, con 8.623 euro di esposizione e di Enna, con un “rosso”, si fa per dire, di 8.586 euro.

“L’introduzione della moneta unica – è il commento di Giuseppe Bertolussi della Cgia Mestre – ha sicuramente contribuito a far impennare i debiti, non tanto per aver spinto all’insù il costo della vita, ma per aver contribuito a  far scendere i  tassi di interesse praticati dalle banche nella prima parte del decennio scorso a livelli mai toccati nellastoria recente del nostro Paese. Infatti, se tra il 1991 ed il 2001 i tassi medi applicati dagli istituti di credito al settore privato si attestavano all’11,2%, tra il 2002 ed il 2012 sono scesi al 5,5%. Questa opportunità ha spinto moltissime famiglie ad indebitarsi”.

La tabella delle prime 38 province

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