Cronaca

Emissioni Co2, il Comune: obiettivo riduzione del 23% E manda il Piano d'Azione al Patto dei sindaci a Bruxelles

Il sindaco Oreste Perri ha informato l’Ufficio del Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci), con sede a Bruxelles, che il Consiglio comunale di Cremona, nella seduta di lunedì 4 marzo, ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), assicurando che, terminato l’iter amministrativo, si provvederà alla trasmissione del documento, ottenendo così il plauso da parte del Covenant of Mayors stesso.

Il Comune di Cremona, dopo avere ottemperato al primo punto previsto dal Patto, che prevede l’elaborazione dell’inventario base delle emissioni (trasmesso al Covenant of Mayor Office di Bruxelles nell’ottobre 2012), ha così compiuto un altro importante passo per quanto riguarda le azioni finalizzate al contenimento delle emissioni di CO2. Sarà quindi avviato un percorso partecipativo per la presentazione delle azioni del Piano, così da garantire il coinvolgimento della cittadinanza, impegno suggerito anche dallo stesso Patto dei Sindaci. Sarà inoltre attivata un’apposita pagina di presentazione sul sito istituzionale per rendere tale Piano, alla stregua di quelli adottati, immediatamente consultabile e facilmente reperibile.

Come ha avuto modo di spiegare l’assessore alle Politiche Ambientali Francesco Bordi illustrando in Consiglio il PAES, l’Unione Europea ha adottato il 9 marzo 2007 il documento “Energia per un mondo che cambia”, impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico. Il 6 aprile 2009 l’Unione Europea ha adottato il pacchetto legislativo clima-energia “20-20-20” (-20% di riduzione di CO2, + 20% di aumento dell’efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili) che prevede per gli stati membri dell’Unione Europea, con orizzonte temporale al 2020, una riduzione dei consumi del 20% di CO2, la copertura di una quota pari al 20% del fabbisogno con fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas che alterano il clima del 20%. Secondo la direttiva, ogni Stato membro doveva adottare entro il 2010 un piano nazionale che delineasse le strategie per conseguire gli obiettivi al 2020 relativi alla quota di energia rinnovabile nei trasporti, elettricità, riscaldamento e raffreddamento.

Nell’ambito della riduzione dei gas serra, il documento contiene la normativa per la revisione del Sistema comunitario di scambio delle quote delle emissioni di gas serra allo scopo di ottenere una riduzione delle emissioni nei settori ad alta intensità di energia, nonché la normativa per ripartire gli sforzi di riduzione tra gli Stati membri per quanto riguarda i trasporti, l’agricoltura, e le abitazioni); nel pacchetto sono infine incluse le regole per la riduzione delle emissioni dalle automobili  per i biocarburanti sostenibili, e il quadro normativo per lo stoccaggio geologico del CO2. E’ noto che l’UE ribadisce la necessità di combinare azioni a livello locale e regionale e che, come strumento efficace per promuovere azioni efficienti contro il cambiamento climatico, promuove il coinvolgimento delle regioni nella Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci), iniziativa lanciata nel 2008 che coinvolge le città europee al fine di migliorare in maniera significativa l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.

Il 24 novembre 2009  è stata approvata l’adesione del Comune di Cremona alla Covenant of Mayors – Patto dei Sindaci, e ci si è impegnati quindi a preparare un inventario base delle emissioni come punto di partenza per il piano d’azione per l’energia sostenibile; elaborare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), documento nel quale far convergere le iniziative che la comunità e gli attori pubblici e privati che operano sul territorio e che saranno direttamente coinvolti nel Patto, intendono attuare per raggiungere l’ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2; predisporre, ogni due anni, un rapporto sullo stato di attuazione del Patto e relativo Piano d’Azione.

Per il Comune di Cremona l’obiettivo di riduzione è superiore a quello minimo ed è stato fissato in un abbattimento del 23,3 % delle emissioni di CO2 pro capite (in termini assoluti le emissioni sul territorio comunale nel 2005 sono state di circa 395.800 tonnellate di CO2, equivalenti a 5,534 tonnellate di CO2 pro capite. Al 2011 il trend è stato di leggero miglioramento con un bilancio di 5,490 tonnellate di CO2 pro capite, equivalente ad una diminuzione dello 0,8%). Sulla base di questi parametri è stata attuata la fase di pianificazione delle azioni di risparmio nei seguenti settori: azioni su edifici residenziali (Regolamento Edilizio, punto cardine che premia la costruzione di edifici a bassissime emissioni); azioni sugli edifici e servizi pubblici di efficientamento energetico; azioni sul settore dei trasporti con la mobilità sostenibile; azioni sulla produzione locale di energia elettrica e termica; azioni sugli strumenti urbanistici di attuazione; azioni di sensibilizzazione, comunicazione e formazione (sportello ambientale). Una volta selezionato lo scenario di riferimento e gli interventi, è stato possibile passare alla pianificazione di dettaglio. L’approccio seguito è quello delineato dalle linee guida della Commissione Europea.

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