Cronaca

Cr Solidale, progetto affidamento esterno per centri disabili, farmacia e cucina

Si parlerà di bilancio 2013 e rette di degenza di Cremona Solidale questo pomeriggio, venerdì 5 aprile, nella commissione Affari Sociali dove verranno presentate le linee di indirizzo 2013-2015. Saranno presenti il direttore generale Angelo Gipponi e alcuni membri del Cda di via Brescia, tra cui sicuramente il presidente Fabrizio Ruggeri. Il terzo anno di attività del gruppo dirigente vede un risultato di esercizio (previsione 2012) di 141.700 euro, contro i 9.184 del 2011 e i risultati negativi dei due anni precedenti (nel 2009, con altri amministratori il passivo fu di oltre 500.000 euro). Il bilancio di previsione 2013 prevede ricavi per 21.840.000 euro, in diminuzione rispetto al preconsuntivo 2012 e ai risultati definitivi di 2011 e 2010.

Pur in mezzo alle critiche ricorrenti dei famigliari, l’azienda metterà sul piatto il buon tasso di occupazione dei posti letto, che ha toccato il record del 99,5% lo scorso anno e il contenimento delle rette che ha visto la media giornaliera attestarsi nel 2012 a 53 euro al giorno, con l’intenzione per il futuro di adeguarle soltanto agli aumenti dell’indice del costo della vita. Sul fronte delle entrate restano determinanti sia i contributi del Comune che della Fondazione Città di Cremona, che agiscono sia con elargizioni dirette sia con partite di giro. Ad esempio la Fondazione, proprietaria degli immobili del centro geriatrico Soldi, li concede da anni in comodato gratuito, o a canoni simbolici. In più, negli anni passati, ha sempre garantito contributi diretti, arrivando anche ai 600.000 euro del 2010. La cifra si era già ridotta negli anni successivi e per il 2013 è stato inserito a budget una cifra di 100.000 euro, al netto delle locazioni del valore di circa 255.000 euro.

Nel Piano Aziendale 2013-2015, viene rilevata la necessità  ‘di adeguare nel tempo e per tempo l’organizzazione attraverso l’adozione di scelte organizzative e strutturali’. Tra i progetti di nuovi servizi vengono citati, tra l’altro, la trasformazione di posti letto di Rsa Ordinaria in posti letto Alzheimer e la creazione di posti letto di sollievo, oltre a forme di residenzialità leggera e all’assistenza domiciliare. Si torna anche a parlare di esternalizzazioni e per la precisione ‘sono stati individuati alcuni servizi che potrebbero essere avviati ad outsourcing’. Viene aggiunto che ‘sono in corso le verifiche e valutazioni delle seguenti attività in corso e da programmare: gestione indiretta dei CDD (centri diurni disabili) e CSS (comunità socio sanitaria per disabili), global service dei servizi di pulizia estesi a tutte le RSA ed IDR (riabilitazione);  global service dei servizi di manutenzione; progetto farmacia e progetto cucina’.

Infine, resta sempre in auge il riutilizzo della palazzina storica dell’ex Soldi riproposto di anno in anno ma finora mai avviato. Vi si dovrebbero insediare un centro studi, ricerche ed alta formazione in ambito sociosanitario, la sede di rappresentanza (Presidenza e Cda), la direzione generale, gli uffici amministrativi e di relazione col pubblico, i servizi semi- residenziali per disabili, i servizi semi- residenziali per anziani, la comunità residenziale per anziani Due Miglia.

Nessuna menzione invece della trasformazione giuridica dell’Azienda in Fondazione, progetto stoppato dalle normative nazionali , sul quale il Comune aveva lavorato per tre anni, spendendo diverse migliaia di euro nella consulenza per la  fattibilità.

g.b.

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