Cronaca

Festa del Torrone sponsor preoccupati'Si rischia di buttar via 16 anni'

‘Se il problema sono i soldi, dico subito che il Comune non dovrebbe preoccuparsi tanto. Gli sponsor privati devono raccogliere qualcosa come 250 mila euro, se il Comune di Cremona fatica a trovarne 25mila, non mi sembra una cosa insormontabile il fatto che metta qualche migliaio di euro in meno’. E’ molto pragmatico Massimo Rivoltini, l’industriale dolciario di Vescovato che rappresenta una colonna della Festa del Torrone fin dal suo esordio. Una festa che, dopo la manifestazione di interesse lanciata dal Comune a gennaio, con l’adesione dell’emiliana Swp e della cremonese Oysteer, non ha più fatto passi avanti dal punto di vista organizzativo. Pur essendo l’evento di maggior richiamo per la città di Cremona, come mostrano le analisi di mercato e le 150.000 presenze della scorsa edizione.

Massimo Rivoltini

‘Quest’anno per vari motivi siamo in grave ritardo – afferma Rivoltini –  i motivi di preoccupazione non sono tanto per noi sponsor, quanto per coloro che dovranno organizzare la festa. Il bando non esiste ancora, se non viene definito il tutto entro maggio rischiamo di buttar via 16 anni di esperienze positive’. Il problema sono dunque gli aspetti organizzativi, una volta tanto non vengono invocati soldi dagli enti locali, che del resto non li hanno. Si tratta di mettere in moto una macchina organizzativa complessa che gli anni scorsi era già entrata nel vivo a metà aprile. ‘Per una manifestazione come quella che abbiamo visto in questi anni, gli organizzatori devono contattare centinaia di persone.  Credo che le preoccupazioni siano soprattutto loro’, afferma ancora l’industriale.  Basti solo pensare al gemellaggio Cremona – Milano, dove negli ultimi anni hanno avuto inizio i cortei storici delle nozze Sforza-Visconti, con un notevole ritorno di visibilità, o agli ospiti di richiamo (lo scorso anno ad esempio Beppe Severgnini), che non possono essere contattati all’ultimo momento.

Dunque tutto è appeso al bando che il Comune deve ancora emanare, e che dovrebbe contenere anche indicazioni più precise sulla durata dell’evento. Nell’avviso per la manifestazione di interesse si parlava di nove giorni, quindi due week end, ma non tutti, tra sponsor e addetti ai lavori sono d’accordo. Il Comune deve poi mettere d’accordo le esigenze della Festa con quelle dei commercianti del mercato che non accetteranno mai di essere spostati da piazza Stradivari per un periodo più lungo dei tre giorni a cui si sono dovuti adattare in questi anni. Rivoltini è tra coloro che hanno caldeggiato il prolungamento della manifestazione: ‘Delle migliaia di persone che hanno frequentato la festa lo scorso anno, solo una minoranza ha avuto il tempo di vedere il resto della città. Quest’anno poi ci sarà il Museo del Violino, un’importante attrattiva in più. Se vogliamo che  un evento di richiamo come questo diventi occasione di visibilità e di ritorno economico per tutta la città, trovo giusto diluire gli eventi su un periodo più lungo e per due week end’. Cosa che invece preoccupa, per i maggiori costi, altri soggetti portanti della kermesse.

‘Mi auguro che entro questa settimana il bando venga definito’, conclude Rivoltini.

g.b.

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