"Appunti non ortodossi", il libro del giudice Salvini
“Office at night. Appunti non ortodossi di un giudice” è il libro scritto dal giudice Guido Salvini “quasi sempre a tarda sera nel Palazzo ormai deserto”, un libro di 149 pagine, edizioni ‘Getta La Rete’, al prezzo di 12 euro con fotografie del fotografo cremonese Mauro Gaimarri. Appunti, quelli del giudice Salvini, che spaziano dal caso Tobagi al caso Ruby, dal terrorista Battisti – “l’ho indagato e so che è indifendibile”, a Breivik, il mostro di Oslo, dal caso Sallusti alla sentenza di Eluana Englaro, per non parlare della strage di Piazza Fontana (“o della Perseveranza”). Salvini, magistrato che vuole “discutere, non scioperare”, è stato giudice istruttore dal 1989 al 1997 nella nuova inchiesta milanese sull’eversione di destra e su piazza Fontana; come gip si è occupato più recentemente di terrorismo internazionale, delle nuove Brigate Rosse e dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nel nord. Dal 2010 come gip a Cremona si occupa dell’inchiesta sul calcioscommesse. Dal 2003 al 2005 è stato consulente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’occultamento dei fascicoli sulle stragi nazifasciste dal 1943 al 1945. E’ uno dei pochi magistrati fortemente impegnati sui temi della giustizia che, per ragioni di indipendenza personale, non aderisce ad alcuna corrente organizzata della magistratura.
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