Cronaca

Aumento tariffa idrica oggi in Consiglio: "Scatto d'orgoglio, non votatelo"

Nella foto: la sede di Padania Acque in via del Macello e l’amministrazione provinciale.

A poche ore dal consiglio provinciale chiamato ad approvare la tariffa transitoria dell’acqua per il 2012 e 2013, il Comitato per l’Acqua Pubblica ha inviato una lettera – appello a tutti i consiglieri provinciali.

“Domani (oggi, ndr) – inizia la missiva – le sarà chiesto di approvare il Metodo Tariffario Transitorio (MTT) elaborato dalla AEEG. La preghiamo di opporsi a tale atto per varie ragioni, tra cui le principali sono che il MTT: – ripropone lo stesso meccanismo abolito dal referendum del 2011 raggirando così gli italiani; – applica la tariffa retroattivamente, cosa esplicitamente proibita in Italia e altrove; – determina un cospicuo aumento tariffario, come riconosciuto dagli stessi proponenti; – aggiunge il cosiddetto “FONI”, elemento di dubbia legalità sotto numerosi punti di vista; – evita la restituzione della remunerazione del capitale investito a cui i cittadini avrebbero diritto.

Tutto questo è stato ampiamente spiegato ai cittadini e ai politici locali in incontri pubblici tenuti a Cremona e a Crema, in particolare in occasione dell’anniversario dei referendum poche settimane or sono.Tutto questo si pone nel quadro di una situazione regionale che vede quasi tutti i gestori orientarsi verso soluzioni di gestione esclusivamente pubbliche e che ha visto pochi giorni fa, durante un incontro ufficiale, il nuovo assessore regionale Terzi istituire un tavolo di confronto tecnico e politico con i movimenti acqua di tutte le province lombarde per la redazione di una nuova legge regionale. Anche in ambito internazionale il settore idrico è stato ufficialmente escluso dalle trattative commerciali europee, riconoscendo così l’idrico come servizio da porsi al di fuori del mercato.E’ cronaca di questi giorni il tentativo da parte di SCRP di stoppare proditoriamente il percorso che con gran fatica si sta costruendo verso una gestione in-house provinciale, accampando scuse che gettano forti ombre sulla passata gestione dell’azienda, nel tentativo di imporre agli stessi enti locali l’agenda politica.

“C’è bisogno dunque di chiarezza – conclude il Comitato –  e di uno scatto d’orgoglio che finalmente restituisca ai cittadini un minimo di fiducia in chi li amministra e siamo certi che nei prossimi mesi anche lei saprà agire con questa prospettiva. Oggi intanto, “fare la cosa giusta” significa rifiutarsi di approvare il nuovo metodo tariffario evitando così di prendere in giro i cittadini e di avallare palesi illegalità”.

Il  metodo tariffario transitorio (Mtt) deriva da una circolare dell’Autorità per l’energia e il gas che intende introdurre un metodo di calcolo standard su tutto il territorio italiano. Per il presidente della Provincia  Salini è opportuno seguire questa direttiva, ma molte altre forze politiche dicono di no. Anche da parte di chi ha sempre sostenuto, pur essendo in minoranza, la maggioranza Pdl-Lega. Come Giuseppe Trespidi dell’Udc: “Considerata la situazione economica delle famiglie nel cremonese, applicare la retroattività della tariffa è di per sé non solo inusuale ma presenta anche possibili profili di illegittimità”. Insieme a Giuseppe Torchio, della lista Civica, Trespidi presenterà oggi una mozione incidentale per respingere gli aumenti.

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