Sospensione rette, c'è la copertura Ok dall'Azienda Sociale cremonese
Il cda dell’Azienda Cremona Solidale ha deliberato all’unanimità il finanziamento che consente alla Giunta di avere la copertura necessaria per sospendere l’introduzione delle rette nelle scuole per l’infanzia comunali, operazione approvata dal team di Perri e poi ritirata. “Non ci sono stati problemi – ha detto l’assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore, presidente del Cda dell’Azienda – Tutti i componenti del Cda, di destra e di sinistra, hanno concordato per questa importante operazione”. Per le problematiche dell’infanzia dell’intero distretto (47 comuni che compongono l’Azienda Sociale del cremonese) sono stati assegnati 150mila euro (fondi regionali): 75mila euro alle scuole materne private, 75mila a quelle pubbliche. Il Comune di Cremona, in base ai posti a disposizione, ha ottenuto una cifra tra i 55 e i 60 mila euro. Cifra che si somma ai circa 36mila già ottenuti dal Comune in precedenza (stornati dai 98mila euro per tutto il distretto) e che consente di arrivare ai 100mila euro necessari a coprire le spese per la sospensione delle tariffe nelle scuole dell’infanzia. Nessuna marcia indietro, invece, per gli asili nido con rette che passano da 200 euro a 600 euro. “Per loro – ha ricordato l’assessore – ci sono 120mila euro di fondo per le famiglie in difficoltà che potranno essere utilizzati dai nuclei che hanno bisogno più bisogno”.
“Nel Cda – ha concluso Amore – abbiamo rilevato che il problema di asili e nidi è un problema comune a tutto il territorio. Se i servizi non vengono finanziati a livello centrale siamo tutti in sofferenza. La soddisfazione è che in un momento di tagli, il territorio con questi finanziamenti può ‘respirare’. Stavolta è andata bene, ma è necessario a settembre istituire un tavolo che prenda in considerazione le problematiche nel lungo periodo, attraverso il coinvolgimento di sindacati, genitori e aziende. Proprio le imprese potrebbero partecipare con piccoli contributi. C’è da risolvere la questione della compartecipazione dei genitori al servizio e quella della equità: chi può partecipa alla spesa in misura maggiore, chi non può è gratis, ma alla luce anche di un sistema di controllo su quello che viene dichiarato”.
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