Cronaca

Puliamo il mondo, ragazzi dell'Enaudi con Legambiente

Sabato 28 settembre i ragazzi dell’Istituto “ L. Einaudi” di Cremona , con il circolo Legambiente VedoVerde, in collaborazione con AEM e Km, si ritroveranno in Via del Sale dinanzi al ristorante Dordoni dalle ore 9 alle ore 11.30, per “Puliamo il Mondo” 2013, appuntamento di volontariato ambientale in cui cittadini armati di guanti e sacchi neri si adoperano per pulire zone della città. “Tutti siamo cittadini e dovremmo essere responsabili del luogo dove abitiamo – spiegano gli organizzatori – Perché una città meno sporca e degradata favorisce di più l’incontro fra le persone e quindi sentirsi una comunità”.
“Abbiamo deciso di partecipare a Puliamo il Mondo – dicono quelli di Legambiente – perché uno dei compiti dei cittadini, è quello di lasciare il mondo meglio di come lo abbiamo trovato. Per noi è anche un modo per tornare a parlare di rifiuti, con l’obiettivo di ribadire l’importanza di una loro corretta gestione a partire dalla raccolta differenziata, puntando al contempo i riflettori sulle modalità di riduzione e sulle innumerevoli possibilità di riuso e riciclo dei materiali. Pur riconoscendo gli sforzi apprezzabili effettuati in questi anni dai cittadini e dall’ amministrazione, è tuttavia necessario non rinviare più  in tutti i quartieri della città la raccolta differenziata e il “porta a porta” per entrare nel gruppo dei comuni, piccoli e grandi, (in tutto sono 1123) che in Italia hanno già centrato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata”.
“La vera emergenza – continua il direttivo di Legambiente – è nella quantità di rifiuti prodotti, problema tutto italiano, cui la crisi ha posto solo un troppo debole freno: manca il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e un piano d’azione comunale. L’altra emergenza da affrontare subito è lo smaltimento illegale dei rifiuti, che purtroppo ci riguarda perché le rotte dei traffici illeciti non sono più solamente quelle tradizionali verso Sud, ma interessano zone estese del nostro territorio. Ridurre si può, sia gli urbani che per gli speciali, ed è il primo passo da compiere”.

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