Cronaca

Elisir d'Amore in versione anni '50 al Ponchielli

Dopo il successo di Otello la Stagione Lirica del Teatro Ponchielli prosegue con L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, in scena venerdi 18 ottobre (ore 20.30) ed in replica domenica 20 (ore 15.30). La direzione è affidata ad Andrea Battistoni mentre la regia è di Arnaud Bernard, con la presenza di alcune giovani voci vincitrici del Concorso As.Li.Co. 2013.

Uno spettacolo fresco, leggero e fluido, una regia viva e dinamica quella di Arnaud Bernard che, con la complicità dello scenografo Carlo Fiorini e della costumista Carla Ricotti, trasporta i personaggi dell’Elisir d’Amore donizettiano nel periodo del secondo dopoguerra, tra il 1950 e il 1960, negli anni caratterizzati dall’avvento e dalla diffusione del mezzo televisivo. Per una precisa intenzione registica, la fedeltà al testo è rigorosamente rispettata, ma al tempo stesso tutti i personaggi risultano assolutamente attuali, dando voce ad un’opera sulla vita molto vicina ai nostri giorni. Così gli attori attraversano la scena in bicicletta o su una luccicante “due cavalli” (la cui ispirazione è nata da una cartolina storica ritrovata per caso tra le vie di Parigi), come se stessero trascorrendo una normale giornata nella campagna lombarda (in cui le contadine di Donizetti si trasformano in mondine), ma di tanto in tanto il tempo si ferma, come se si congelasse nello scatto di un fotografo, come se in quel preciso momento si creasse uno scollamento tra la realtà e una nuova dimensione onirica, da favola, in cui il regista vuole proiettare lo spettatore. Il senso di stupore e di straniamento è garantito, ed è proprio questa visione fantastica a permeare tutto lo spettacolo che si costruisce poco per volta attraverso un susseguirsi di sequenze fotografiche: gli artisti che si interrompono per sorridere all’obiettivo, i pannelli che si bloccano durante i movimenti fanno sembrare lo spazio scenico l’interno di una camera fotografica. È questa l’originalità dell’idea registica che riesce con poesia ed eleganza a trasformare il racconto di una storia semplice in un’originale interpretazione.

La popolarità e il successo di pubblico riscontrati da L’elisir d’amore risalgono fin dai tempi della sua prima rappresentazione il 12 maggio 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano. Infatti, nonostante l’opera sia stata composta in brevissimo tempo e in altrettanto poco tempo sia stata messa in scena, la sapienza musicale di Gaetano Donizetti (1797- 1848) e quella librettistica di Felice Romani seppero creare un vero e proprio capolavoro, apprezzato sia dal pubblico che dalla critica. Entusiastica fu la recensione apparsa sulla “Gazzetta Privilegiata di Milano” due giorni dopo la prima dell’opera. Talmente entusiastica da lasciare Donizetti incredulo e un po’ perplesso. Scrisse infatti al suo maestro Simone Mayr: “La Gazzetta giudica dell’Elisir d’amore e dice troppo bene, troppo, credete a me, troppo!”.

Il successo di Elisir non ha conosciuto sosta da allora; si tratta di un’opera in cui tutti gli elementi concorrono a crearne un capolavoro di freschezza e vitalità: “il rapido e brioso taglio del libretto; la sintetica ma efficacissima caratterizzazione di tutti i personaggi; la spontaneità e il perfetto equilibrio dei passaggi dal tono comico (…) a quello sentimentale e patetico; e infine, la felice descrizione ambientale, in cui la tersa e idilliaca atmosfera campestre si alterna di continuo all’esistenza pettegola e ingenua di un villaggio, la cui piazza è il naturale polo d’attrazione (…) e la sede d’una sorta di teatro nel teatro”. (Rodolfo Celletti).

Biglietteria del Teatro: aperta dal lunedi al sabato  dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30, tel. 0372.022001 e 0372.022002. Prezzi dei biglietti: platea/palchi € 50 – galleria  € 33 – loggione € 18. I biglietti si possono acquistare anche on-line su : www.vivaticket.it

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