Cronaca

Seminario, 4 docenti hanno dato l'addio all'insegnamento

Il seminario da l’addio a 4 suoi insegnanti, che lasciano l’insegnamento: don Romeo Cavedo (Sacra Scrittura), don Mario Aldighieri (Storia delle religioni), monsignorDennis Feudatari (Teologia pastorale) e don Giuseppe Manzoni (Catechismo/filosofia e teologia pastorale). La comunità del seminario ha salutato i quattro docenti insieme al vescovo Dante Lafranconi, durante la serata di mercoledì 8 gennaio. Alle 19 monsignor Lafranconi, affiancato dal diacono don Matteo Bottesini, ha presieduto i vespri solenni in Cripta. Oltre ai festeggiati e all’intera comunità del Seminario erano presenti altri insegnanti tuttora in attività: mons. Amedeo Ferrari, don Antonio Facchinetti, don Paolo Arienti, don Angelo Piccinelli, don Paolo Fusar Imperatore e don Giovanni Cavagnoli. Tra i banchi anche il rettore don Enrico Trevisi e il direttore spirituale don Primo Margini. Durante l’omelia monsignor Lafranconi ha sottolineato la preziosità dei professori del Seminario: «Il loro compito è anche quello di trasmettere la tradizione della Chiesa locale che è fatta di stili di vita, di storia, di modo di vivere la liturgia e di concepire la vita sacerdotale», ha detto.
Dopo la preghiera del Vespro la serata è continuata con la cena fraterna.
A don Matteo, diacono prossimo al presbiterato e “prefetto” di teologia, è toccato il saluto ufficiale: «L’insegnamento – ha spiegato – è davvero un servizio quando viene svolto non per puro interesse o per gratificazione personale, ma come vero ministero ecclesiale, attraverso la formazione dei futuri presbiteri». Subito il ricordo è andato a due grandi esempi di sacerdoti-professori: Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio: «Entrambi hanno utilizzato la loro intelligenza per il bene della Chiesa e degli alunni che hanno incontrato. In una lunga intervista il card. Bergoglio spiegava il suo metodo come insegnante di letteratura: un metodo non “professionalizzato, ma quello di chi accompagna, di chi va incontro all’altro e considera l’alunno in tutti i suoi aspetti”».
A ciascuno dei professori festeggiati è stata donata una riproduzione di una stampa settecentesca che riporta l’augurio di salvezza di felicità in Cristo, rivolto dal Vescovo di Cremona Carlo Ottaviano Guaschi al suo clero e popolo.

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