Cronaca

A Roma Flash mob della Consulta Sicurezza 'Basta promesse!'

Nella foto, da sinistra, Enzo Fenoli del Conapo di Cremona (sindacato autonomo vigili del fuoco), Gianluca Epicoco del Sap di Cremona e  Gianni Tonelli, segretario nazionale Sap 

C’erano anche il Sap (Sindacato autonomo di polizia) e il Conapo (Sindacato autonomo dei vigili del fuoco) di Cremona alla grande manifestazione che si è tenuta oggi in Piazza del Popolo a Roma, flash mob di protesta dei sindacati autonomi della Consulta Sicurezza contro i tagli alle forze dell’ordine. Per Cremona c’erano Gianluca Epicoco, segretario provinciale del Sap, ed Enzo Fenoli in rappresentanza del Conapo. Obiettivo dei sindacati: chiedere “una vera riforma della sicurezza e non tagli ai presidi e alle assunzioni”. “Il nostro flash mob – scrivono i sindacati in una nota – vuole lanciare un segnale chiaro al Governo: poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco immobili in piazza del Popolo per dimostrare che, se si fermano sicurezza e soccorso pubblico, si ferma il paese”. Si è donato anche il sangue per i cittadini, un gesto simbolico “perchè moltissimi uomini e donne in divisa sono abituali donatori di sangue. Un gesto per far capire che negli ultimi sei anni siamo stati spremuti fino all’ultima goccia di sangue dai vari Governi che si sono succeduti alla guida del paese, con oltre 4 miliardi di tagli dal 2008 al 2013”. Al premier Renzi, puntualizzano i sindacati, “chiediamo davvero di ‘cambiare verso’ anche in materia di sicurezza”. “Chiediamo una vera riforma della sicurezza”, dicono i segretari, “e non tagli ai presidi e alle assunzioni. La riforma della pubblica amministrazione, da questo punto di vista, è stata un’occasione mancata. Chiediamo il rispetto delle promesse fatte questa estate dai ministri Pinotti e Alfano in materia di tetto stipendiale, perchè forze di polizia e vigili del fuoco stanno pagando carissimo il blocco contrattuale e lo stop a tutti gli incrementi retributivi. Chiediamo soprattutto rispetto e dignità. Siamo servitori dello Stato, non servi. Come Consulta Sicurezza non abbiamo mai fatto sconti a nessun Governo, di qualsiasi colore politico, e non faremo sconti neppure all’esecutivo Renzi”.
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