Politica

Elezioni, centrosinistra a pezzi. Psi: 'Nessuno ci ha interpellato. Fatto grave'

Nel giorno del termine della presentazione delle liste per le elezioni provinciali è un centrosinistra decisamente spaccato quello che si presenta alla resa dei conti. Con un candidato ufficiale, Carlo Vezzini – sindaco di Sesto ed Uniti – raffazzonato all’ultimo minuto dopo il passo indietro di Galimberti a seguito del mancato sostegno da parte del sindaco di Crema, Stefania Bonaldi. E’ toccato quindi alla militanza del Pd, in questi giorni, di darsi da fare per cercare di raccogliere le firme a sostegno di Vezzini, comunque poco conosciuto sul territorio: proprio domenica alla Festa del volontariato il candidato era presente insieme a un gruppo di consiglieri comunali (Francesca Pontiggia, Luigi Lipara, Francesca Baldini, Santo Canale, Rodolfo Bona, Giovanni Gagliardi e Luca Burgazzi), che lo hanno accompagnato. ”Il nuovo progetto di area vasta parte dalla coesione del territorio, un territorio caraterizzato da una ricchezza rappresentato dal volontariato in tutte le sue forme di aggregazione – ha evidenziato Vezzini -. Ripartiamo dal territorio!’.

Sul fronte della spaccatura del centrosinistra, intervengono le proteste del Psi, secondo cui è mancata decisamente una proposta unitaria. “Il Psi a fronte della assoluta novità rappresentata dall’area vasta e a fronte delle complessità che potrebbero sottendere la  gestione politica del nuovo ente, avrebbe auspicato uno sforzo delle maggiori forze politiche al fine di giungere ad una proposta di Governo unitario della nuova provincia -fa sapere il comitato direttivo -. Peraltro tra le file degli ex consiglieri provinciali c’è chi, come Andrea Virgilio, ha nelle proprie corde la pratica riformista e la virtù del dialogo che ben avrebbero giovato alla gestione della novità Area vasta”. Un’istanza che il Psi avrebbe volentieri portato avanti, se solo fosse stato interpellato. Ma, come evidenziano dal direttivo, così non è stato. “il segretario provinciale non è stato interpellato da nessuno nè per quel che concerne la composizione delle liste nè per quel che concerne la scelta del candidato presidente nè per un minimo ragionamento politico che preparasse la coalizione all’appuntamento elettorale” affermano. “Oltre a tutto questo nessuno ci ha nemmeno chiesto di sostenere questo o quel candidato, questa o quella lista, questo o quel progetto politico (quale?). Noi socialisti traiamo quindi la logica conseguenza che a nessuno interessa il nostro parere, che a nessuno interessa il nostro appoggio e che a nessuno interessa il voto dei consiglieri socialisti sparsi in provincia (pochi, ma neanche tanto)”. A fronte di tale riflessione, il partito prende atto “della gravità politica di quanto accaduto, quindi dà chiara indicazione ai consiglieri socialisti e a quelli non iscritti al Psi ma di area socialista, di astenersi alle prossime consultazioni provinciali anche per dare un segnale alla coalizione: il Psi non è mai stato e non sarà mai la ruota di scorta di nessuna coalizione!”.

Dichiarazioni pesanti, che girano il coltello in una piaga già aperta da tempo. Come dimostra anche il fatto che la lista civica di sindaci e amministratori che si è formata parallelamente alle altre formazioni in corsa, seppure formata in buona parte da sindaci di centrosinistra, non ha espresso sostegno a nessun candidato e che senza dubbio porterà via parecchi voti alla compagine di Vezzini.

Dall’altro lato il centrodestra è riuscito a ricompattarsi apparentemente senza troppi problemi, eccezion fatta per la Lega, che ha voluto perseguire nella propria convinzione di non allearsi con gli altri partiti e ha presentato una lista indipendente, seppur senza proporre alcun candidato proprio.

Sono due i candidati che si contenderanno la presidenza della Provincia: quello del centrosinistra, Carlo Vezzini, sindaco di Sesto ed Uniti; quello del centrodestra, Antonio Agazzi, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Crema. A sostegno del primo, una lista di 12 amministratori: Andrea Virgilio (consigliere provinciale uscente – assessore area vasta Comune Cremona), Stefania Bonaldi (sindaco Crema), Diego Vairani (sindaco Soresina), Ivana Cavazzini (sindaco Piadena), Davide Viola (sindaco Gadesco Pieve Delmona), Gianluca Savoldi (sindaco Moscazzano), Graziella Locci (sindaco Castelverde), Stefano Belli Franzini (sindaco Gussola), Carla Cribiù (sindaco Malagnino), Fabio Calvi (sindaco Rivolta d’Adda), Dante Baccinelli (sindaco Pozzaglio), Walter Raimondi (sindaco Pieranica). A sostegno di Agazzi, invece, ci sono: Paolo Abruzzi (sindaco di Sospiro), Lorenzo Locatelli (sindaco di Ostiano), Cristiano Strinati (sindaco di Paderno Ponchielli), Massimo Suardi (sindaco di Derovere), Pierangelo Cofferati (vice sindaco di Vailate), Ernesto Baroni Giavazzi (consigliere comunale di Chieve), Alberto Sisti (sindaco di Castelvisconti), PAola Biaggi (vice sindaco di Trigolo), Federico fasani (consigliere comunale di Cremona), Gianni Rossoni (sindaco di Offanengo), Marco Vezzoni (sindaco di Rivarolo del Re).

Per potersi candidare, i due aspiranti presidenti hanno dovuto raccogliere 199 firme.

In mezzo vi sono le liste indipendenti. Da un lato c’è la lista civica di sindaci denominata “Provincia partecipata cantiere civico”, i cui candidati provengono per la maggior parte dalle fila del centrosinistra. Si tratta di otto sindaci, 2 vicesindaci e 2 consiglieri comunali. Sono: il sindaco di Castelleone, Pietro Fiori (capolista); il sindaco di Madignano, Guido Ongaro; il sindaco di Fiesco Giuseppe Piacentini; il sindaco di Casaletto Vaprio Ilaria Dioli; il sindaco di Casale Cremasco, Antonio Grassi; il vicesindaco di Cumignano sul Naviglio, Giovanna Bosio; il sindaco di Stagno Lombardo, Roberto Mariani, il sindaco di Vescovato, Maria Grazia Bonfante; il sindaco di Acquanegra, Luciano Lanfredi; il vicesindaco di Gerre de Caprioli Daniele Bonali; Carlo Gardani, della lista civica il Listone di Casalmaggiore; Matteo Balzarini, consigliere di Solarolo Rainerio.

Dall’altro lato c’è la lista della Lega, anch’essa, come detto, indipendente, formata da: Giuseppe Tomaselli (consigliere comunale di Dovera), Franco Mazzocco (consiglieri provinciale); Fabrizio Degani (consigliere provinciale); Giacomo Maria Zanisi (consigliere provinciale); Virgilio Giuseppe Uberti (vice sindaco di Palazzo Pignano); Manuel Gelmini (consigliere provinciale); Piergiacomo Bonaventi (consigliere provinciale).

Per presentare la propria lista, chi non aveva alcun candidato presidente ha dovuto raccogliere solo 67 firme.

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