Politica

Nuova Provincia, polemica assunzioni Duri interventi di Bordo e Italia Oggi

Nella foto, Vezzini

E’ polemica per la decisione del presidente della nuova Provincia Carlo Vezzini di assumere due figure esterne (si cercano un addetto stampa e un tecnico amministrativo ambientale per contratti a tempo determinato). Una lettera critica sulla questione è stata diffusa oggi dal parlamentare di Sel del nostro territorio Franco Bordo e sempre oggi un duro intervento è comparso sulla prima pagina del quotidiano economico Italia Oggi, nel corsivo “Diritto e rovescio”.

“Indispensabile dare ai cittadini segni evidenti della validità di questa scelta di ‘non abolizione’, al massimo di trasformazione, delle Province così sostenuta dal suo partito – scrive Bordo rivolgendosi a Vezzini -: bisogna mostrare che almeno, di fronte ad una decurtazione della democrazia, si imbocca con decisione la strada della razionalizzazione delle risorse, della valorizzazione delle competenze che già si possiedono anche con l’uso corretto della meritocrazia”. “Non le nego il mio stupore – aggiunge il parlamentare – nell’apprendere che lei ha intenzione di affidare due incarichi esterni, uno come addetto stampa, l’altro come tecnico amministrativo con particolare riferimento agli ambiti ambientale, dei rifiuti e del territorio, con nuovi oneri a carico dell’ente che lei rappresenta; nondimeno le posso nascondere i commenti, per nulla positivi, che alcuni cittadini, a fronte di tali notizie stampa, hanno voluto comunicarmi”.

Bordo chiede a Vezzini di considerare se “sia indispensabile ricercare all’esterno nuove competenze per coadiuvarla nel suo compito, anche in considerazione delle sue affermazioni nel discorso d’insediamento per cui ‘la Provincia di Cremona vanta personale dipendente efficiente al servizio delle nostre comunità’. Con tutta sincerità, non posso credere che per questi due posti non vi sia del personale dipendente pronto a dimostrare capacità ed efficienza. Ovviamente mi domando anche cosa ne pensano i sindaci che compongono il consiglio e anche cosa ne penserebbero il ministro Delrio e il premier Renzi, dopo tutte le parole spese in questi giorni a favore dei risparmi che tale legge avrebbe comportato”.

Su Italia Oggi, invece, si legge: “Il neopresidente della Provincia di Cremona, eletto non più dai cittadini ma, in base alla pasticciata riforma di questi enti che avrebbero dovuto essere sciolti, dai suoi colleghi amministratori locali, dopo essersi insediato nel ruolo, anziché darsi da fare nell’utilizzare il già folto personale del suo ente, gestendone anche gli inevitabili esuberi, ha iniziato subito la procedura per assumere altre due persone. Che, guarda caso, dovrebbero lavorare nel settore dell’informazione. Saranno cioè dei trombettieri incaricati di spingere e indorare l’immagine del presidente”. Prosegue il corsivo: “Ovviamente, su questa inaudita decisione (non tanto per la cifra, quanto per il suo significato) si è sviluppato a Cremona il fuoco delle polemiche. Ma non sono queste che contano. Un paese che non è in grado di prevenire queste scelte e che, quando esse vengono fatte, non riesce a sanzionarle duramente per impedire che esse possano ripetersi, è un paese spacciato. Nevvero Renzi?”.

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