Cronaca

Arrestato terzetto di ladri sudamericani Uno cerca fuga gettandosi da balcone

AGGIORNAMENTO – Era un terzetto sudamericano specializzato in furti in appartamento quello sorpreso dai Carabinieri del Radiomobile di Cremona lunedì pomeriggio al quartiere Zaist, in via Aspromonte 12. Gli aggiornamenti sul tentativo di furto di ieri sono stati forniti dal capitano della compagnia di Cremona Livio Propato, affiancato dal luogotenente Angelo Foglia e dal maresciallo Eugenio Ferro. “Importante è stata la tempestività della segnalazione da parte di un residente dello stesso condominio – ha spiegato Propato – nell’allertare subito le forze dell’ordine. I tre infatti, prima di entrare nell’appartamento, avevano suonato molti altri campanelli, scegliendo infine quello in cui non c’era stata risposta. Questo ha insospettito un residente, di nazionalità africana, che ha chiamato il 112”. Quando i carabinieri sono arrivati, hanno subito tratto in arresto il ‘palo’, che stava per allertare i complici nell’abitazione. Era a bordo di una Fiat Punto, che poi si è scoperto essere stata presa a noleggio a Linate il 2 novembre e che doveva essere restituita il 9. Il noleggiatore ormai disperava di poterla riavere. In questo lasso di tempo è molto probabile che i tre avessero messo a segno altri colpi, anche fuori provincia; su questo le indagini sono ancora in corso.

Saliti all’appartamento, i militari hanno bloccato un complice (di nazionalità colombiana) che stava rovistando nell’abitazione, abitata da un cinese. Mentre lo portavano giù delle scale, un’altra condomina li ha fermati dicendo che c’era un uomo sanguinante sul selciato del cortile interno. Si scopriva così che i ladri erano in tre. L’ultimo, anch’egli sudamericano di nazionalità domenicana, aveva cercato di scappare pensando di essere stato visto, buttandosi dal balcone, ad un’altezza di circa 8 metri. Si è procurato fratture in diverse parti del corpo, alla testa, al bacino e agli arti. In un primo momento si pensava anche a lesioni degli organi interni. Ora è in ospedale, piantonato dai carabinieri, agli arresti. Non è in pericolo di vita. Come gli altri due, che questa mattina sono comparsi davanti al giudice in tribunale, per la convalida con rito direttissimo.

I tre arrestati sono tutti residenti o domiciliati sul milanese, con precedenti specifici. Si tratta di B.C.J, 34 anni, colombiano; M.B.S, 23 anni, equadoregno; A.A.J., 28 anni, il domenicano finito in ospedale. Sull’auto sono stati trovati cacciaviti di varie dimensioni e altri attrezzi atti allo scasso. L’accusa è di furto in abitazione in concorso e possesso di armi atte allo scasso. La scelta dell’abitazione del cinese potrebbe non essere stata casuale: pare infatti che i cinesi preferiscano non depositare il denaro in banca. “I furti in abitazione sono sempre più frequenti – ha aggiunto il comandante Propato – Si tratta di un reato odioso, perpetrato preferibilmente nelle ore pomeridiane, tra le 16 e le 20, che oltre al danno patrimoniale procura angoscia nelle vittime, che successivamente non si sentono più tranquille a casa propria. Importante, come avvenuto  in questo caso, è la pronta segnalazione dei testimoni, che consentono alle pattuglie di arrivare celermente sui luoghi”.

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