Cronaca

Vigili del Fuoco del Conapo contro progetto riduzione sedi

Ci sarà anche il Conapo di Cremona (sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco) il 3 dicembre a Roma, all’incontro in programma a Roma del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e Soccorso Pubblico sull’accorpamento delle sedi. In discussione, il progetto che sta per diventare legge, di un ridisegno della mappa territoriale delle sedi nell’ottica del risparmio. Una vigilia amara – fa sapere in una nota il segretario provinciale del Conapo Giorgio Folleghi, “perchè le sue ripercussioni sul servizio di soccorso dei Vigili del Fuoco sarebbero negative, sia per gli operatori stessi sia soprattutto per l’intera popolazione. Infatti, solo a titolo di esempio, due settimane fa, a Cremona in concomitanza di 3 interventi, abbiamo dovuto chiedere aiuto ai colleghi di Piacenza per spegnere le fiamme ad una macchina nel parcheggio del CC Cremona2, stessa situazione si è verificata negli interventi che hanno interessato l’acciaieria Arvedi, in tutti i casi si è dovuto far intervenire personale da altre province. Se pur grazie alla nostra segnalazione, l’interessamento politico locale presso le istituzioni centrali ha permesso l’incremento di personale alla sede distaccata di Crema, stessa sorte non ha avuto la nostra proposta, di decretare il distaccamento di Piadena/Drizzona, come sede permanente o, quanto meno mista, questo, nei casi citati ci avrebbe permesso di avere maggior numero di risorse da impiegare sul territorio”.

Conapo e Usb, sono stati i soli due sindacati a fare opposizione al progetto, che “non risponde alle reali esigenze della popolazione. Popolazione che vive su un territorio, quello italiano, fragile ed interessato sempre più da piccole o grandi emergenze dovute al dissesto idrogeologico ed alle mutazioni climatiche che dovrebbero ragionevolmente far propendere ad un aumento del numero degli operatori VF e dei relativi automezzi  e non certamente ad una loro riduzione”. L’appello è rivolto soprattutto ai “politici di ogni ordine e grado con particolare riferimento a quelli della nostra provincia affinchè si adoperino per apportare i dovuti correttivi alla ‘proposta di riordino’ che sarà appunto discussa, forse per l’ultima volta, il 3 Dicembre”.

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