Lettere

Coldiretti a Milano e libertà d'informazione Diritto negato?

da Coldiretti Cremona

Tutto come previsto. A Cremona la libertà di espressione per mezzo stampa è ancora un diritto da conquistare. Domani Coldiretti sarà presente a Milano e in tutte le regioni d’Italia per la più grande mobilitazione degli ultimi anni a difesa del latte e degli allevatori italiani. Per informare i cittadini e tutti gli allevatori, abbiamo chiesto di poter acquistare uno spazio pubblicitario sul quotidiano La Provincia. La risposta è stata semplice: non si pubblica niente di quel che fa Coldiretti, per ordine del padrone de La Provincia che altro non è che il Presidente della Libera Agricoltori di Cremona. La nostra pagina aveva semplicemente l’obiettivo di informare certamente gli agricoltori, ma soprattutto i cittadini/consumatori ai quali avremmo raccontato che i prezzi del latte alla stalla sono crollati di oltre il 20% in pochi mesi per una decisione unilaterale delle industrie multinazionali e non solo; che di questo passo le stalle chiuderanno con gravi rischi per la qualità e salubrità di ciò che mangiano gli italiani; che i prezzi al consumo di latte e formaggi non sono diminuiti; che in Italia vengono importate grandi quantità di latte e cagliate che poi vengono trasformate in prodotti che nulla hanno a che fare con il made in Italy. E volevamo invitare i cittadini ad unirsi alla nostra manifestazione. A Cremona non c’è un problema agricolo, c’è un problema di libertà di informazione (ne sanno qualcosa nella ex Unione Sovietica).  Lo sappiano i cremonesi e tutti gli agricoltori. Noi a Milano ci andremo in tanti, la manifestazione avrà visibilità, ma soprattutto porterà i risultati attesi per gli allevatori e i cittadini, come dimostra la presa di posizione di Conad di ieri. E a Cremona – fin che dura – qualcuno continuerà con i soliti mezzucci a nascondere la verità.

Paolo Voltini – Pres. Coldiretti Cremona

La Coldiretti – come le altre associazioni di categoria – da sempre ha su questa testata un grande spazio per le sue attività, le polemiche, le rivendicazioni sindacali. La libertà di stampa, grazie anche ai nuovi media, in città e provincia per fortuna è garantita.

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