Politica

Inceneritore, Fasani non molla'Manfredini esca da tavolo su decomissioning

Ancora reazioni politiche sulla questione inceneritore. Dopo l’intervento della presidente della Commissione Ambiente Francesca Pontiggia, che afferma quello che buona parte del Pd cremonese mormora già da tempo, ossia che che l’inceneritore non possa essere chiuso nel breve periodo, prende la parola nuovamente  Federico Fasani, Ncd e  incalza anche Stefano Foggetti, portavoce provinciale Fratelli d’Italia-An, partito rappresentato in consiglio comunale da Marcello Ventura.

“Precisa come un notaio – afferma Fasani –  la Presidente Francesca Pontiggia appone il sigillo del Pd sulla verità conclamata: la promessa di chiudere l’inceneritore entro i prossimi due anni e’ una bufala raccontata ai cittadini fino a ieri dall’Assessore Manfredini e dal Professore. Lo fa senza neppure attendere la pubblicazione degli studi commissionati dalla Giunta di centrodestra alla società di ingegneria LEAP di Piacenza ne tantomeno le conclusioni del tavolo regionale sul decommissing. L’apprezzabile tentativo della Presidente Pontiggia di limitare i danni di credibilità causati dai due centravanti della sua squadra, sconta però qualche eccesso di zelo che necessita di rettifica. La classificazione dell’inceneritore di Cremona come R1 (impianto di produzione di energia) non riguarda l’ultimo anno di attività ne’ tantomeno il passaggio dal bacino regionale a quello nazionale. I dati relativi al piano rifiuti regionale pubblicati sul BUR del 3.07.14 non si riferiscono infatti al 2014 ma agli anni precedenti. Nessuna variazione e’ infatti intervenuta nelle caratteristiche dell’impianto, ad eccezione dell’intervento di sostituzione del sistema di abbattimento dei fumi della linea uno. Quest’ultimo intervento, realizzato da LGH SpA, ridurrà ulteriormente le emissioni in atmosfera.

Quindi, a fronte di un investimento di circa 3,5 milioni di euro di soldi pubblici nel solo ultimo semestre, è credibile che la proprietà dell’impianto possa attuarne la dismissione a breve? Chi dovrebbe farsi carico dei circa 20 milioni di euro degli ammortamenti residui nel 2017? Forse gli altri soci di LGH con la conseguente certezza di generare un danno patrimoniale perseguibile per legge? Infine, un modesto suggerimento alla volonterosa Presidentessa. Prima di impegnare il centrosinistra cremonese circa la dismissione dell’inceneritore forse sarebbe più prudente attendere di conoscere i dati economici e ambientali degli studi in corso. Non vorremmo che tra pochi mesi qualche sua collega ci venga a spiegare che la disattivazione dell’inceneritore risulterebbe diseconomica per i prossimi 8/10 anni. Basta promesse. Attendiamo tutti con fiducia di conoscere i dati scientifici ed economici prima di lanciarsi in avventate previsioni. Nel frattempo chiediamo, nuovamente e con forza che l’Assessore Manfredini sia rimossa dalla condizione di potere nuovamente boicottare il percorso di verità sull’inceneritore da noi intrapreso e ciò a partire dalla revoca della sua partecipazione al tavolo del decommissioning al quale si ostina a prendere impropriamente parte, a scapito della serenità di chi sta lavorando, in quanto unico “politico” in un contesto tecnico”.

Dall’inceneritore, ad un altro cavallo di battaglia dell’opposizione, il traffico in via Giordano. “Il percorso di verità – conclude Fasani – riguarda anche altre bufale. L’annuncio tanto sgangherato quanto ideologico di volere rimuovere dal PGT la previsione della Strada Sud sposa perfettamente la retorica ambientale che il Professore ha agitato in campagna elettorale ma pecca di logicità in assenza di una alternativa volta a risolvere i gravi problemi di Via Giordano. Dicono di avere la soluzione. Bugia. Ma noi non ci fermiamo, sarà la prossima bufala che sveleremo”.

 

FRATELLI D’ITALIA-AN – “In merito al caso inceneritore che sta tenendo banco in queste ultime due settimane – afferma Foggetti –  ritengo che sia doveroso tenere alta l’attenzione su di un comportamento che si sta rivelando sempre più inqualificabile da parte dell’assessore Manfredini. Tanto più in quanto rappresentante delle istituzioni cittadine. Dopo quasi 15 giorni siamo ancora qui ad aspettare delle risposte serie, chiare su quanto è davvero successo. Il Dott. Zamboni lo ha fatto, il giorno stesso della commissione Vigilanza. Lo ha poi ribadito a distanza di pochi giorni in modo articolato e se possibile ancora più trasparente. E l’assessore? Comunicati stampa, intervista a scoppio ritardato, silenzi imbarazzati in commissione, rimandi di chiarimenti al consiglio comunale del 30 marzo (ma la commissione di Vigilanza convocata per il 25?).

“Quanto è successo è grave – continua Foggetti –  molto grave, denota una concezione assolutamente sbagliata del senso dell’istituzione. E forse ancora peggio è il fatto che non se ne renda conto, denotando ancor di più l’inadeguatezza al ruolo. Per quanto poi riguarda il merito della chiusura inceneritore, mi chiedo come sia possibile che l’Assessore interessato venga smentita dagli stessi dirigenti delle società partecipate dal Comune sui dati di efficienza dell’impianto stesso. Ma come? Prima di scrivere lettere al ministero, di confermare volontà di spegnimento in tempi record, una telefonata, una mail, un incontro con queste persone? Un pressapochismo preoccupante se pensiamo che alla fin fine tutto questo si riflette sulla vita (e le tasche) di noi cittadini. E’ conseguente che esista un’unica soluzione a tutta questa sequela di errori: dimissioni”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...