Feste e turismo

Il sindaco a Expo: 'Più orgogliosi delle cose che sappiamo fare'

“Bisogna essere più orgogliosi delle cose belle che sappiamo fare, anche a Cremona siamo pronti alla vita”. E’ quanto hanno detto il sindaco e il vice sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e Maura Ruggeri dopo l’inaugurazione di Expo.

“Dalla Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone che ritorna a fare mostre, alla città che si anima con progetti di rigenerazione urbana. Dal lavoro di progettazione che ha unito ampi territori con capofila Cremona nel nome della cultura e della musica e che, per il 2015, ha creato o innovato grandi festival internazionali come il Festival Monteverdi, presentato a Vienna, Venezia e sui Navigli a Milano e il Festival Acquedotte con artisti internazionali che suoneranno a Cremona, fino alle celebrazioni per i trecento anni del violino di Stradivari ‘Il Cremonese 1715’ nella splendida cornice del Museo del Violino. Dai 140 eventi della programmazione culturale partecipata ‘Cultura a Cremona 2015’, agli appuntamenti legati all’eccellenza enogastronomica con la Festa del Torrone che per l’occasione raddoppia, ai percorsi tra Cremona e Piacenza e Parma nel nome di Monteverdi e Verdi. E ancora l’Arcimboldo sonoro e il progetto Tognazzi. Una proposta imperdibile che coniuga alta formazione dei corsi CEEP e moltissimi eventi culturali nell’anno di Expo, nella città natale di Claudio Monteverdi e Antonio Stradivari. Solo così, con questo lavoro nuovo, programmato, pubblico e privato insieme, lavoro che unisce territori differenti e si apre al mondo è possibile costruire prospettive di sviluppo e di futuro. Solo così la cultura, ne siamo convinti, può essere il volano per il nostro territorio e per il nostro Paese”.

Il sindaco e il vice hanno parlato di Expo come una  “sfida di un paese intero ed anche della nostra città”. “Occorre essere più orgogliosi delle cose belle e straordinarie che sappiamo fare”, ha detto Galimberti, “e forse essere un po’ propensi a vedere solo le cose negative, magari inventandole con una certa dose di masochismo. Grazie alla dottoressa Bracco abbiamo visitato il nostro Ortolano dell’Arcimboldo, opera già ammirata da delegazioni internazionali nelle stanze di rappresentanza in Padiglione Italia. Siamo orgogliosi dell’impegno, della competenza e della passione, con cui molti hanno lavorato e lavorano in città per Expo. Questa amministrazione, all’interno dell’Associazione Temporanea di Scopo e oltre, ha creato in pochi mesi un programma di iniziative culturali e turistiche, prima inesistente, davvero ricco e di qualità. Ha presentato questo programma in contesti di importanza nazionale e internazionale e raccolto su questo il sostegno di molti sponsor che hanno creduto nell’importanza delle iniziative proposte. Abbiamo lavorato con tenacia anche per il dopo Expo perché molti dei progetti culturali e turistici non si esauriscano con quest’anno, ma abbiano una prospettiva di più anni”.

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