Cronaca

'Flagello' nutrie, anche Cremona avrà il piano di eradicazione

Foto Sessa

Si è svolto lunedì, presso la sede cremonese della Regione, alla presenza di sindaci, amministratori, rappresentanti dei sindacati di categoria, responsabili dei consorzi di irrigazione e rappresentanti degli Atc, l’incontro di presentazione del “Piano Regionale di contenimento e di eradicazione della Nutria 2015/2018” e delle “Linee guida per l’eradicazione della nutria in Lombardia”. Durante l’incontro, promosso dal consigliere regionale Carlo Malvezzi, Piero Frazzi, direttore dell’unità veterinaria di Regione Lombardia, coadiuvato da Roberto Vitale, dello stesso dipartimento, hanno illustrato i contenuti dei due documenti approvati dalla giunta regionale nei giorni scorsi.

Prevista la costituzione di un tavolo di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti: Regione, Provincia, Comuni ed Enti gestori di riserve e parchi naturali.
Entro il prossimo 30 settembre le Province dovranno adottare il proprio piano di eradicazione secondo le indicazioni del piano regionale e delle linee guida, che comprenda le modalità e le tempistiche di attuazione del piano, i dati di presenza dell’animale sul territorio, le procedure per la cattura e l’abbattimento delle nutrie e lo smaltimento delle carcasse, le procedure di abilitazione e di autorizzazione per gli operatori, il monitoraggio e la consistenza della popolazione.

Il presidente della Provincia Carlo Vezzini e il direttore del settore Agricoltura e Ambiente della Provincia di Cremona Andrea Azzoni, pur evidenziando le difficoltà in cui si trovava ad operare l’ente per la scarsa disponibilità di risorse, hanno assicurato i presenti circa il rispetto dei termini previsti dalla legge.
Entro il 30 settembre prossimo, dunque, anche la Provincia di Cremona avrà il suo piano di eradicazione.
I metodi selettivi di cattura sono il trappolaggio e l’abbattimento, oltre  al prelievo diretto degli animali nel rispetto delle leggi e norme di pubblica sicurezza. Non si esclude la possibilità di indicare altre modalità di contrasto attualmente troppo onerose per essere applicate a larga scala.

“Con l’approvazione dei Piani Provinciali di eradicazione i sindaci saranno esentati dall’obbligo di emettere delle ordinanze contingibili e urgenti, spesso oggetto di ricorsi da parte delle associazioni animaliste” ha dichiarato Carlo Malvezzi, a seguito dell’evento informativo. “La risposta che ha voluto dare Regione Lombardia alle giuste sollecitazioni del mondo agricolo è reale e concreta, per questo sono stati stanziati 300.000 euro. Si è trattato di un percorso complesso che ha richiesto anche un intervento legislativo, il quale si è concretizzato con l’approvazione delle legge 32 del 4 dicembre 2014. Ora occorre che tutti i soggetti interessati collaborino tra di loro per raggiungere un obiettivo ambizioso quale l’eradicazione delle nutria dai nostri territori. Si tratta di un impegno consistente che richiederà un lavoro straordinario di anni”.

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