Ambiente

Inceneritore, impennata di rifiuti speciali importati da fuori regione

Tra 2013 e 2014 sono diminuiti i rifiuti urbani indifferenziati bruciati a San Rocco, ma sono aumentati di quasi 7000 tonnellate quelli speciali non pericolosi, provenienti dalla regione ma anche da fuori.

Nel 2013 l’inceneritore /termocombustore di San Rocco ha toccato il record negativo degli ultimi cinque anni per quantità di rifiuti bruciati: 64.051 tonnellate, contro le 72.600 del 2010. Ma nel 2014 il quantitativo ha ricominciato a salire arrivando a 71.148 ton. Lo spiega l’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini in una risposta ad un’interrogazione di Maria Lucia Lanfredi (M5S). Non vengono invece forniti i dati di quest’anno in quanto la raccolta differenziata porta a porta, ampliata a luglio in buona parte della città e da ottobre in centro storico, non consente ancora di trarre conclusioni sulla diminuzione dei rifiuti inceneriti.

Il calo di rifiuti bruciati nel 2013 viene spiegato con una serie di ‘fermate programmate’ a scopo manutentivo nell’impianto di proprietà Lgh. La capacità di smaltimento dell’impianto si attesta invece su 70mila ton/anno, considerato il potere calorifico medio del rifiuto conferito.

Anche da prima che la differenziata venisse incentivata, e cioè tra 2013 e 2014 si era già riscontrato un calo notevole dei Rur (rifiuti urbani non differenziati) portati a san Rocco: meno  2.336 tonnellate, da 18.890 a 16.554.  In quello stesso anno Cremona è invece diventata sede di destinazione dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti da altre zone della Lombardia e da fuori regione: quasi 7000 ton in più, da 10.600 nel 2013 a 16.12o nel 2014. Rientrano in questa categoria ad esempio i rifiuti risultanti da impianti di trattamento e recupero degli urbani, o da attività produttive. In particolare, i rifiuti speciali non pericolosi provenienti da fuori regione sono aumentati del 1.353 percento nei due anni considerati, da poco più di 6.500 ton a 95.500. La frazione di  ‘speciali non pericolosi’ extra regione derivante da scarti di trattamento rifiuti è invece aumentata del 62% nello stesso periodo considerato.

tabella rifiuti

g.biagi

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