Otto per mille, un milione e mezzo di euro a Cremona per carità e culto
Un milione e mezzo di euro entrano nelle casse della Diocesi di Cremona grazie all’otto per mile. Una cifra di 1.566.324,28 euro, per la precisione, che è stata suddivisa tra esigenze di culto e pastorale e interventi caritativi, comunque sempre insufficiente a far fronte tante attività della Chiesa cremonese, garantite dalle generosità dei fedeli.
Sul sito della Diocesi è disponibile il rendiconto dettagliato. Si evidenzia un incremento dei fondi a disposizione, servito a implementare il capitolo relativo agli interventi caritativi.
Interventi caritativi (741.866,31 euro)?. Per quanto riguarda il sostegno agli interventi di solidarietà, tra i beneficiari vi è anzitutto la Caritas diocesana che ha ricevuto 350mila euro, cifra più alta rispetto all’anno precedente, così come leggermente maggiore è stata anche la cifra destinata alla Cooperativa Servizi per l’Accoglienza, che materialmente gestisce la Casa dell’Accoglienza di Cremona e le diverse opere segno della Caritas diocesana: più di 78.800 euro. Anche nel 2015 ben 15mila euro sono andati alla Casa dell’Accoglienza di Casalmaggiore e 20mila euro alle Cucine Benefiche gestite dalla San Vincenzo diocesana.
In linea con i precedenti anni anche i contribuiti a sostegno delle famiglie e della vita nascente: 5mila euro sono giunti al Movimento per la Vita; 10mila euro invece sono stati assegnati rispettivamente al Centro di aiuto alla vita e ai consultori di Viadana, Cremona e Caravaggio, così come alla Casa Famiglia Sant’Omobono che accoglie ragazze in difficoltà.
Altre erogazioni sono state indirizzate a enti e associazioni caritative: Fondazione Opera Pia Provvidenza (5mila euro), Focolare Grassi (2mila), Cappellania della Casa circondariale (5mila). 150.000 euro sono stati indirizzati all’Opera Pia Ritiro Sant’Angelo, mentre 36mila euro sono entrati nelle casse della Fondazione San Facio, che, legata alla Caritas, si occupa, tra le altre cose, del progetto del micro-credito, in collaborazione con la Banca Cremonese.
Infine 20mila euro (rispetto ai 50mila del 2013) euro sono stati destinati al fondo caritativo per il clero bisognoso.
Dati in linea con i precedenti anni. Da segnalare, però, anche 5mila euro che sono stati suddivisi tra altri enti e associazioni caritative del territorio.
Interventi per culto e pastorale (824.457,97 euro)?. Rispetto alle attività pastorali la spesa più ingente riguarda lo stanziamento servito a coprire le spese di gestione della Curia diocesana e in modo particolare degli uffici pastorali con le loro molteplici attività sul territorio, attestato sui 282.500 euro, con un risparmio di quasi 8mila euro rispetto al 2014. Altri 30.000 euro sono stati assegnati al Centro pastorale diocesano, attivo con molteplici iniziative per la formazione permanente del laicato.
Vi è poi il capitolo relativo all’assistenza del clero: 15mila euro sono serviti per far fronte alle necessità del clero ammalato e anziano; 35mila euro per il sostegno dei sacerdoti cremonesi “fidei donum”, cioè temporaneamente a servizio di diocesi all’estero che hanno scarsità di clero. Da registrare anche 1.936 euro come contributo alle spese del servizio diocesano per il sostegno economico alla Chiesa.
Rilevante anche il contributo ai mezzi della comunicazione diocesani, anche in questo caso in linea con gli anni precedenti: 70mila euro per il settimanale diocesano “La Vita Cattolica” e 100mila euro per TeleRadio Cremona Cittanova, la cooperativa che gestisce l’emittente radiofonica Rcn, il centro di produzione televisiva (che confeziona la rubrica settimanale “Giorno del Signore”) e il portale internet diocesano.
Un importante capitolo riguarda invece i fondi destinati al restauro degli edifici di culto. La parte più consistente (complessivamente 100.000 euro) è stata indirizzata da un lato alla nuova chiesa dell’Immacolata Concezione nel quartiere Maristella e dall’altro al nuovo complesso parrocchiale di Malagnino. 20mila euro sono serviti, invece, per il restauro dei serramenti e delle finestre della chiesa monastica di S. Sigismondo, a Cremona. 15.000 euro sono poi andate rispettivamente alla parrocchia di Levata e Solarolo Rainerio: rispettivamente spesi per lavori di consolidamento strutturale della torre campanaria e il completamento del restauro della chiesa parrocchiale. 10 mila euro sono stati destinati poi alla parrocchia di Salina (Viadana) per il restauro e il risanamento delle coperture e delle facciate esterne della chiesa parrocchiale. Mentre 5mila euro sono giunti alla parrocchia di Cavatigozzi per il completamento dei lavori di restauro interno della chiesa parrocchiale.
Ultimo capitolo di spesa quello della manutenzione straordinaria delle case canoniche, per le quali sono stati stanziati 125mila euro (a fronte dei 160 dell’anno precedente): 100mila euro per far fronte alle spese di ristrutturazione della casa canonica e dell’oratorio parrocchiale di Picenengo. 15mila euro a Casalbuttano (lavori di consolidamento statico della casa parrocchiale) e 10mila a Calvatone (lavori di sistemazione della casa parrocchiale).
I cremonesi, scegliendo di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica, possono contare su tante risorse che vanno a beneficio del proprio terriorio sia in campo caritativo, sia in quello culturale e non da ultimo pastorale.