Cronaca

I commercianti tornano sul piede di guerra per la Tari: 'Dov'è la tariffa puntuale?'

Ritorna a scaldarsi il clima attorno ai rincari della tassa rifiuti sulle utenze non domestiche, oggetto ieri di un acceso confronto in Comune, al tavolo del Duc, tra commercianti ed assessori Maurizio Manzi (Bilancio) e Alessia Manfredini (Ambiente). I commercianti, i ristoratori in primis, si aspettavano una diminuzione della tariffa, a fronte della correzione degli errori scoperti dal Comune due anni fa ed invece molti di loro si ritrovano davanti a degli aumenti nel 2016 rispetto al 2015. Mail e telefonate inferocite stanno arrivando nelle sedi delle associazioni di categoria (commercio, terziario e artigiani) e di questa rabbia montante si sono fatti interpreti in Comune i loro rappresentanti.

Sotto accusa la mancata attivazione della tariffa puntuale che consentirebbe di pagare per quanto effettivamente prodotto, una mossa preannunciata dalla stessa amministrazione comunale quando venne varata la ‘rivoluzione” della raccolta differenziata porta a porta in tutti i quartieri cittadini, centro compreso. Dall’incontro è emerso che l’attivazione della puntuale slitta a data da destinarsi e che quest’anno è già tanto che i rincari  (150mila euro di costi in più rispetto al 2015, spalmati tutti sulle utenze non domestiche) siano stati contenuti. Le spiegazioni degli assessori sui motivi tecnici per cui non era possibile già da quest’anno effettuare la puntuale (tra l’altro non c’è chiarezza su quale metodologia utilizzare: pesatura? microchip sui sacchi? conteggio?) non sono servite a placare gli animi delle categorie. Gli aumenti dei costi del servizio, aveva spiegato Manzi prima dell’approvazione del Bilancio 2016, dovevano ripercuotersi sulle utenze non domestiche fino ad un massimo del 3,5% in più. Un annuncio passato quasi inosservato quando venne fatto, ma delle cui conseguenze i commercianti si stanno accorgendo ora, con l’arrivo dei bollettini Tari, suscitando lo stesso vespaio di polemiche del 2014. Tant’è che la stessa Manfredini ha proposto ai rappresentanti di categoria un incontro diretto col gestore (Linea Gestioni, ex Aem) per fornire tutte le delucidazioni di caso.

“Questo è stato un anno di assestamento, ricordiamoci le tante novità intervenute nel servizio e che la differenziata in centro storico è partita soltanto da settembre”, spiega all’indomani della riunione Manfredini, la quale ha ribadito ancora una volta che “da due anni i costi devono essere completamente coperti dalla tariffa, mentre prima il Comune interveniva a coprire la differenza tra costi sostenuti dal gestore e tariffe pagate dagli utenti”. “Il gestore è molto attento alle richieste di tutti, commercianti inclusi. Faccio notare alcuni particolari  che forse sfuggono: una piccola cosa come sacchi gialli della differenziata, che a Cremona vengono forniti gratuitamente ed altrove no. Altro esempio, la fornitura gratuita agli utenti dei sacchetti biodegradabili dell’organico, che all’azienda costano 70mila euro. Dal 1 maggio stiamo attivando un monitoraggio più attento sul ritiro di questi sacchetti, perchè finora la distribuzione è avvenuta senza un controllo efficace su chi e quante volte effettivamente ritira i rotoli. Così abbiamo attivato un piccolo data-base nei tre punti di maggiore afflusso (SpazioComune e sedi Aem di viale Trento e Trieste e via Postumia) in modo che ad ogni ritiro venga registrato su un foglio elettronico il nominativo e il gestore sappia esattamente a chi sia destinato”.

Ma dai commercianti si leva aria di battaglia e il fatto che a Cremona il costo Tari complessivamente sia calato di 2 milioni rispetto alla giunta Perri (leggi qui)   non sembra sedare gli animi. Come pure il fatto che nelle classifiche nazionali Cremona risulta essere una delle città meno care (leggi qui). “Il Comune non si rende conto della mole di tasse che paghiamo e di com’è difficile rientrare dai costi. Bollette Tari da 10mila euro significano quasi un mutuo. Non capiamo perchè il costo della raccolta rifiuti è aumentato, quando ci era stato detto che con la differenziata sarebbe diminuito”: è solo una delle voci che si alzano dagli operatori economici e che si preannunciano sempre più veementi.

gbiagi

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