Cronaca

Blitz di 'Striscia la Notizia': entrano in tribunale pistola e coltello

Palazzo di giustizia poco sicuro ? E’ la domanda che sorge spontanea dopo il blitz avvenuto la settimana scorsa degli inviati di ‘Striscia la Notizia’. Un taglierino e una finta pistola in metallo hanno infatti oltrepassato i controlli all’ingresso.

Nella foto, l'inviato Max Laudadio con l'operatore di 'Striscia' e il metal detector del tribunale
Gli oggetti sequestrati oggi in tribunale
Gli oggetti sequestrati oggi in tribunale

Palazzo di giustizia poco sicuro ? E’ la domanda che sorge spontanea dopo il blitz avvenuto la settimana scorsa degli inviati di ‘Striscia la Notizia’. Un taglierino e una finta pistola in metallo hanno infatti oltrepassato i controlli all’ingresso. Tutto è stato ripreso in un filmato mostrato stamane alla presidente del tribunale Ines Marini dal noto inviato Max Laudadio, arrivato insieme ad un cameraman e ad una collega, la stessa che la scorsa settimana, munita di una minitelecamera, è stata la protagonista del filmato. Prima di poter accedere in tribunale, la ragazza, che si è finta una normale utente, è stata sottoposta ai consueti controlli di sicurezza. Quando la borsa è stata inserita nel metal detector, una delle guardie si è subito accorta che all’interno c’era un oggetto pericoloso. Un taglierino, che è stato immediatamente preso in consegna dagli addetti alla sicurezza. Una volta passato il controllo, la proprietaria è tornata in possesso della sua borsa, nella quale però c’era un secondo taglierino che è sfuggito alla vista. La pistola, invece, era in una delle tasche della giacca. L’allarme del metal detector è suonato, ma la ragazza non è stata fermata e ha potuto accedere al tribunale. Colpa del Ministero che taglia le risorse, secondo gli inviati di ‘Striscia’. Un’accusa che però la presidente Marini ha subito respinto: “Nel nostro tribunale siamo dotati sia di guardie che di metal detector. Il Ministero non c’entra nulla. Ciò che non ha funzionato è stato il metodo operativo del controllo”. La presidente ha definito “importante” quanto rivelato dalle telecamere del programma, che sta realizzando servizi in giro per l’Italia sull’efficienza dei sistemi di sicurezza dei tribunali. “E’ stata segnalata una falla nel sistema a cui si deve porre rimedio, spingendo ulteriormente nei controlli”, ha concluso la presidente. Nel frattempo anche oggi i controlli, come spesso avviene, non sono stati infruttuosi. Hanno consentito infatti di sequestrare una forbice da giardino e un coltello multiuso svizzero. Non bisogna infine trascurare il fatto che al personale addetto alla vigilanza non è consentito perquisire chi entra in tribunale. E che l’attività di controllo è resa più macchinosa dalla presenza di monete, chiavi e cellulari, tutti oggetti legali ma che azionano il sistema di allarme.

Sara Pizzorni

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