Cronaca

Ordine pubblico, chiusa 7 giorni 'La Tisaneria' e via la licenza al bar 'Agorà'

Foto Sessa

Un altro bar chiuso una settimana per motivi di ordine pubblico dalla Questura e, soprattutto, via la licenza a un locale recidivo. Chiusura per una settimana e riapertura il 15 ottobre per la “Tisaneria” di piazza della Pace e revoca della licenza per il bar “Agorà” di piazza Risorgimento. Le decisioni sono state notificate nella giornata di venerdì. Il provvedimento di chiusura temporanea per la “Tisaneria” è stato emesso dopo una diffida di fine luglio e un intervento della Squadra volante e dei vigili a fine agosto per un litigio tra avventori, nel quale era rimasto coinvolto, nel tentativo di sedare il litigio, anche il titolare. Il provvedimento, spiegano dalla Questura, è stato emesso per scongiurare iniziative autonome come quella messa in atto a fine agosto per sedare episodi del genere: “In casi di questo tipo è necessario rivolgersi alle forze dell’ordine, iniziative autonome possono determinare la recrudescenza delle situazioni piuttosto che la cessazione”.

Assai più grave il provvedimento per il bar “Agorà”, che era stato chiuso una settimana nei mesi scorsi per il costante assembramento di persone con precedenti (vedi link in basso). Il ripetersi dei problemi ha portato alla revoca della licenza da parte della Questura. Un provvedimento eccezionale, anche a livello nazionale per i pochi casi del genere. Sembra sia la prima revoca della licenza per un’attività, per questo genere di problemi, in provincia.

La "Tisaneria"
La “Tisaneria”

Dall’inizio dell’anno in totale 10 provvedimenti tra cui 8 sospensioni di esercizi pubblici (quasi sempre per assembramento di persone con precedenti), una diffida e una revoca di licenza.

La sospensioni sono iniziative di carattere preventivo che non mirano a punire i gestori ma che vengono adottate per intervenire su determinate situazioni.

L’articolo 100 del T.U.L.P.S. prevede che “oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”. Si tratta di un potere ampiamente discrezionale, avente natura tipicamente preventiva e cautelare, a garanzia di interessi pubblici primari quali la sicurezza e l’ordine pubblico.

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