Cronaca

“SguarDI-Verso il Possibile” Progetto per inclusione scolastica e sociale

 

Si è tenuto nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale l’incontro SguarDI -Verso il Possibile – Scuola, servizi, famiglie e territorio per l’inclusione scolastica e sociale degli alunni in condizione di disagio e disabilità, nell’ambito del quale è stato condiviso il bilancio degli ultimi due anni di “A scuola e Altrove” ed è stata presentata l’Equipe di Consulenza integrata sulla disabilità e il disagio a livello distrettuale, con le peculiarità che la connotano, le modalità di accesso alla consulenza, nonché gli ambiti specifici di intervento del gruppo di lavoro.

Il progetto sperimentale “A scuola e… altrove”, nato dall’esigenza di mantenere e migliorare il livello di inclusione scolastica degli allievi e degli studenti disabili nel territorio del Comune di Cremona, ha preso forma come diretta conseguenza del Protocollo di Intesa sul tema dell’integrazione scolastica sottoscritto dal Comune di Cremona con il Centro Territoriale Risorse Handicap (oggi C.T.I. Centro Territoriale Inclusione). Considerata la positiva esperienza è stato ampliato, dando la possibilità di accedere all’Equipe di Consulenza anche alle famiglie residenti nei Comuni del Distretto di Cremona. Sarà così possibile avviare progetti sia per situazioni di disabilità che per situazioni di disagio. L’Equipe di Consulenza è un gruppo di lavoro interistituzionale costituito da operatori dei servizi sociali ed operatori scolastici. Ad illustrare le novità sono intervenuti la vice sindaco con delega all’Istruzione Maura Ruggeri, l’assessore alla Vivibilità Sociale Rosita Viola, Giuseppe Tadioli, presidente dell’Azienda Sociale del Cremonese, e Carlo Lepri, psicologo esperto di disabilità.

Il progetto “A scuola e…altrove” cerca di affermare l’idea che è importante che il percorso scolastico non si sviluppi solo all’interno della scuola, ma possa trovare occasioni fornite dall’ambiente per raggiungere gli obiettivi di maturazione e di autonomia possibili per ciascuna persona, collegando le singole azioni con il progetto di vita. In questo caso la funzione del SAAP (Servizio di Assistenza per l’Autonomia Personale) inteso come “mediatore” tra la persona e l’ambiente (sia interno che esterno alla scuola) diventa essenziale e realmente integrativa di un percorso scolastico efficace. E’ evidente che se la funzione dell’assistente all’autonomia persona si esaurisce tra le mura scolastiche viene meno questa importante attività di accompagnare verso il mondo.

Questa visione del sostegno è profondamente innovativa rispetto alla disabilità poiché comporta per le figure educative la capacità di saper andare oltre l’apparenza, oltre quello che l’altro mostra nel suo apparire che, talvolta, sembra sia fatto solo di fragilità e di mancanze. Uno dei risultati più significativi del progetto “A scuola e…altrove” è proprio quello di avere contribuito a modificare l’idea di sostegno spostando il significato del termine da una concezione prevalentemente assistenziale ad una più propriamente educativa.

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