Cultura

Guarneri del Gesù non scolpiva riccioli violini per malattia? Teoria di Nicolini

Ci si interroga spesso sui segreti di Stradivari (per esempio quale sia la formula magica di un suono così straordinario, forse racchiusa nella vernice), meno frequente invece è la riflessione su un altro liutaio fra i capostipiti della scuola cremonese: Giuseppe Guarneri del Gesù.

Alcuni ricercatori hanno formulato una teoria originale, fra loro si annovera Gualtiero Nicolini, presidente dell’Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana, che sul liutaio aveva anche pubblicato un libro nel 2014 dal titolo «Gli arcani dell’anima»: il romanzo, fra realtà e fantasia, raccontava di una città del torrazzo settecentesca, nella quale prendevano forma gli strumenti ad arco del maestro fino a raggiungere la magnificenza del Cannone tanto caro a Paganini.

Ebbene, ora si indaga l’ipotesi di un morbo che avrebbe colpito Guarneri del Gesù, forse una malformazione congenita forse una malattia degenerativa, oppure ancora una ferita causata dai litigi diffusi nei quali sarebbe incappato per la sua irascibilità. Lo si intuisce – spiega Nicolini – anzitutto dai riccioli dei violini e delle viole: tradizionalmente è la parte dello strumento in cui i liutai mettono la propria firma artistica, ma i riccioli del maestro sono nell’estetica più grossolani rispetto a quelli dei patriarchi della scuola cremonese, forse – azzarda qualche studioso – sarebbero proprio stati scolpiti da qualcun altro.

Non solo: il presidente Anlai ricorda come nella produzione di Guarneri del Gesù non risultino violoncelli, strumenti di dimensioni notevoli che dunque richiedono maggior manualità. Forse, è davvero come narra la leggenda: si dice che il liutaio “maledetto” fu condannato per aver ucciso durante una lite un avventore in una bettola e imprigionato per dieci anni nella torre del Capitano, fu soltanto per intercessione di Stradivari che poté continuare a lavorare. Ecco perché si si sente parlare a suo indirizzo dei “violini della prigione”.

Federica Priori

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...